Palermo, Elia: "Mio padre felice della scelta. Ma non voglio essere conosciuto come figlio di"
“Sono stato molto felice quando è arrivata la chiamata del Palermo, ero emozionatissimo anche per il passato di mio padre. Sono venuto determinato per far bene, non mi aspettavo un inizio del genere, ma sono contento di essere partito in questo modo”. Esordisce così Salvatore Elia in conferenza stampa parlando del suo arrivo in rosanero, nel club dove il padre Firmino Elia ha militato a inizio millennio segnando 16 reti in 44 presenze: “Mio papà era felice, ma gli ho detto che sono venuto a Palermo per farmi conoscere come Salvatore Elia, non come il figlio di Firmino. Papà mi aveva detto che Palermo mi avrebbe fatto crescere tanto. Come ruolo posso giocatore in avanti come esterno, ma anche in difesa senza problemi, posso fare entrambe le fasi. - continua Elia come riporta Tuttopalermo.net - Ho voluto fortemente Palermo, è una piazza importante perché se dimostri quello che vali qui può essere un buon trampolino di lancio.
Il gol col Perugia è stato un’emozione incredibile anche se non ho potuto esultare per rispetto, spero di segnare nuovamente sabato per poterlo fare come si deve. La Serie B? Questa è una A2 e darò il 100%. Avevo visto le finali play-off e mi sono emozionato a vedere il Barbera pieno; dicevo che un giorno avrei voluto giocare lì. Maturità? Mi sento maturo, sono al terzo anno di Serie B, ma credo ci sia ancora da migliorare. La maglia del mio primo gol la voleva papà, ma non sono riuscito a darla e me la sono tenuta. Sono sicuro che ci saranno altre occasioni".