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LIVE TMW - Brescia, Delneri: "Abbiamo perso Tonali, serve rimpolpare il centrocampo"

di Patrick Iannarelli
Fonte: dall'inviato a Brescia
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14.15 - Tra pochi minuti il nuovo tecnico del Brescia Calcio Luigi Delneri verrà presentato alla stampa.

14.30 - È iniziata la conferenza stampa del nuovo tecnico.

Che Brescia vedremo?
"Vogliamo proporre un calcio propositivo, bisogna difendere attaccando. Il calcio è accettabile a tutti i livelli, basta che sia organizzato. Penso di fare una squadra organizzata in grado di soffrire. Conta anche la qualità dei giocatori: noi cerchiamo di dare le giuste indicazioni, ma loro devono riuscire ad esprimersi al meglio. Cercheremo di dare tutto ciò. 4-4-2? Non basta lo schema. Cercheremo di trovare il feeling, dobbiamo essere noi a portare i tifosi dentro lo stadio. Non sono io che produco, ma i giocatori in campo. Noi siamo una parte: dobbiamo rimanere coesi".

Qual è l'obiettivo?
"L'obiettivo è lottare, noi stiamo cercando di costruire una mentalità. Il primo obiettivo è giocare bene. Numericamente dobbiamo rimpolpare il centrocampo visto che abbiamo perso Tonali. Abbiamo parlato di innesti di una certa qualità".

Bisogna cambiare mentalità, ma anche qualche giocatore?
"La mentalità dei giocatori passa per il lavoro settimanale. Anche io vorrei dire: vado ad allenare il Leicester, ma si riparte dal basso. Dobbiamo ripartire. La società vuole trattenere i giocatori perché ha voglia di risalire. Ci deve essere grande fiducia in ciò che faccio. Le sconfitte fanno male, ma bisogna iniziare a pensare positivamente, a gestirsi. Serve un gruppo di ragazzi seri che ambiscono a qualcosa, chi è sintonia difficilmente lascerà Brescia. I ragazzi lavorano, ma da qua al 5 ottobre può succedere di tutto".

Chi sono i suoi insostituibili in questo Brescia?
"In che senso insostituibili? Bisogna vedere anche chi lo è fuori dal campo. Una squadra non ha insostituibili, ma quando si riesce a creare un gruppo di 22 giocatori con diverse caratteristiche è più semplice. Lei hai nominato 4 giocatori del mio Chievo, ma io le posso nominare 11 giocatori. Questo dunque è un discorso che non mi tocca. Servono giocatori in grado di dare garanzie, ma non contano solo Donnarumma e Torregrossa ad esempio, contano tutti. Il calcio è fatto per produrre azioni d'attacco, ma con equilibrio. Quando uno vince il campionato uno risponde sempre: ha vinto il gruppo. Noi vogliamo fare questo, ottenere il risultato col gruppo".

Proverà altri moduli?
"Io ho fatto altri moduli. Concettualmente non mi piace la difesa a tre, il resto può variare in base alle esigenze. Partiamo dal presupposto che la mia tendenza è quella di cambiare poco la difesa".

Ha detto due volte sì a Massimo Cellino.
"Mi piaceva la proposta iniziale della società, poi il mio mestiere è quello di allenare. Ringrazio il presidente, ho preso due collaboratori giovani. Loro sanno chi sono io, io so chi sono loro. Siamo sicuri di aver fatto una scelta giusta. C'è uno staff di tutto rispetto, ci sono tutte le chance per andare avanti. L'importante è lottare".

Ha sentito Lopez?
"Penso che Diego abbia fatto un buon lavoro, non era semplice. Ha cercato di proporre la tipologia di organizzazione. Ha tentato di dare qualcosa, secondo me ha fatto un ottimo lavoro. In questo nostro mondo i risultati contano molto, poi a tutti tocca una situazione spiacevole. A me dispiace quando un allenatore viene esonerato. Il presidente ha però voluto cambiare".

È una sfida personale?
"Io non ho mai smesso di fare l'allenatore, è una sfida importante. Richiede un cambiamento, Brescia è in un momento particolare. Speriamo che anche gli anni possano portare un po' di fortuna visto che nel 2000 feci bene (ride, ndr)".

Trova delle analogie col suo passato?
"Il primo anno a Chievo è stato molto proficuo, c'è stato anche tanto dialogo. Un allenatore che ha una sola via deve essere credibile, per quello cambiamo in base alle esperienza. Il tempo non è tanto, ma l'applicazione che mostrano i giocatori è di buon auspicio. Le squadre devono avere la loro idea, di ragionare alla stessa maniera. Gradualmente ci arriveremo, l'importante è avere la consapevolezza della difficoltà. Il 26 è vicino, ma speriamo di arrivare rodati".

TMW - Quali sono le difficoltà che si aspetta?
"La B non è mai finita, ci sono tante squadre neopromosse che spesso lottano. È un campionato molto intenso, ma anche la qualità può fare la differenza. il Brescia può avere le qualità per fare la differenza, non bisogna mai abbattersi, c'è sempre tempo per rientrare, devi fare attenzione. Bisogna avere la testa giusta per giocare ogni tre giorni, sarà un campionato anomalo. Se i tempi sono questi cercheremo di adattarci".

15.01 - È terminata la conferenza stampa del tecnico delle Rondinelle.

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Lunedì 13 Maggio 2024
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