Genoa, Gilardino: "Col Cosenza serve una gara gagliarda. Hefti, Strootman e Bani recuperati"

Il Genoa torna davanti al proprio pubblico. Dopo il pareggio di Cagliari, i rossoblu scenderanno in campo domani sera contro il Cosenza. In vista della gara del "Ferraris", il tecnico Alberto Gilardino è intervenuto in conferenza stampa dal centro sportivo "Gianluca Signorini" di Pegli.

Domani c'è il Cosenza. Che si aspetta?
"Una squadra rivitalizzata da questo ultimo risultato, in 90 secondi hanno ribaltato una partita difficile come con la Reggina. Con Reggina, Parma e Sudtirol hanno creato diversi presupposti per poter far male alla squadra avversaria. E' una partita che noi vogliamo fare nel modo giusto, vogliamo fare una partita gagliarda davanti al nostro pubblico andando a cercare nella partita l'episodio favorevole attraverso la prestazione, l'umiltà e il sacrificio".

Hefti, Strootman e Bani sono recuperati?
"I ragazzi sono tutti recuperati".

Come sta Ekuban?
"Sta facendo un percorso con la squadra e con gli allenamenti. Valuterò nelle prossime ore se portarlo in panchina o meno. Il giocatore ha grande considerazione da parte mia e del gruppo. Prima ce l'avremo di posizione e meglio sarà".

TMW - Cosenza e Ternana in casa, c’è la consapevolizza che questo può essere una serie di gare importanti per il futuro?
"Sono sempre molto realista nelle diagnosi di ciò che andiamo ad affrontare. Ribadisco sempre le stesse cose ma perchè, viste le gare di ieri, è un campionato molto equilibrato. Dove se hai la forza di rimanere in partita di avere la forza e l'equilibrio giusti puoi portare a casa prestazioni importanti e risultati positivi. Io penso a domani, non penso oltre. Domani sarà una partita importante come lo sono state quelle giocate e come le saranno le altre. Ci prepareremo nel migliore dei modi".

La squadra ha mostrato tanto spirito a Cagliari.
"La squadra ha spirito, entusiasmo, dedizione e voglia. La cosa fondamentale che prediligo è l'umiltà che dobbiamo avere in ogni gara. E' fondamentale avercela dentro di noi, lavorare da squadra vera e quando c'è da andare a far male all'avversario dobbiamo farlo da blocco unico".

Cosa manca a Puscas per diventare il trascinatore di una squadra?
"Nelle ultime apparizioni ha lavorato molto bene per la squadra. Ed è quello che gli sto chiedendo. Lottare su ogni pallone e attaccare l'area. Dobbiamo lavorare tutti per cercare di far sì che siano più presupposti per mettere in difficoltà le difese avversarie. Mi auguro sia la serata di Puscas".

Questa B sorprende, vedendo i risultati di ieri.
"Sono tutti chiusi. Incontri tante squadre che o non ti fanno giocare o ti fanno giocare male. Questo è il campionato. Più riesci a rimanere dentro la gara e più hai la forza e la pazienza e più crei presupposti per far male all'avversario".

Come sceglie Gilardino il fatto se gioca a tre o a quattro in difesa?
"Soprattutto sulle caratteristiche dei miei giocatori. E dove posso pensare se posso far male all'avversario. Su questo si costruiscono allenamenti e partite: sulla forza e sulla qualità dei miei giocatori".

Le disposizioni agli esterni che secondo me attaccano poco.
"Quando giochiamo a tre. La volontà è di migliorare queste situazioni. Sia se giochiamo col 4-3-3 o a cinque in mezzo per portare più uomini in area di rigore. Possiamo migliorare per avere più presenza in area di rigore".

Nelle ultime partite, l'unico che ha crossato è stato Haps.
"Abbiamo giocatori che hanno nelle loro caratteristiche queste situazioni. Haps è uno di questi. Sabelli è un altro di questi. Se dovessimo giocare a tre con esterni come Gudmundsson può arrivare al tiro. Dragus ha quelle qualità. Dobbiamo riuscire a creare più presupposti a creare queste situazioni, avere più verticalità. Ci stiamo lavorando".

Sei sempre molto attivo in panchina. La sofferenza cresce col passare del tempo?
"Vivo molto la partita. Mi piacerebbe essere in campo con i ragazzi. Vivo la partita con passione ed emozione. Ed è sempre quello che cerco di trasmettere ai ragazzi. E dobbiamo metterlo nella partita di domani".