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Perugia, la contestazione della tifoseria organizzata. Contro l'Empoli serve la svolta

di Claudia Marrone
Daniele Buffa/Image Sport
Daniele Buffa/Image Sport
Un momento non facile per il Perugia, con la squadra che non sta decollando - undicesimo posto in classifica - facendo infuriare mister Serse Cosmi, che per altro, per la delicata sfida di lunedì contro l'Empoli, sarà squalificato.

Il mister, dopo il ko dello scorso weekend aveva affermato che "il presidente non può e non deve essere contento di quello che sta vedendo, come ho detto prima solo noi potevamo perdere una partita del genere. E' un andazzo che va interrotto immediatamente, voglio parlare con la società nelle prossime ore", aggiungendo poi che non vuole essere preso in giro dall'Italia. Stesso concetto che allo stadio "Curi" di Perugia, come testimonia il Corriere dello Sport, è stato ribadito dai tifosi della Curva Nord: un lungo striscione, 40 metri, recita "Presidente e giocatori: “Anche noi non vogliamo farci prendere per il culo in giro per l’Italia”.

Nel mirino, dunque, calciatori e società, con la stessa che ha indetto una sorta di silenzio stampa, non facendo rilasciare dichiarazioni ai tesserati prima e dopo la gara, ma aprendo comunque le porte per eventuali interviste settimanali comunque da concordare. L'aria è testa. L'infermeria affollata non aiuta.
Ma la svolta serve.
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