Vitale pronto a lasciare l'Hellas per approdare alla Salernitana: "Fabiani, ti riporto in Serie A"
Torna a parlare di Salernitana a distanza di due anni da un'intervista che ha fatto discutere e non poco. Ci tiene a chiarire che "non ho mai detto che andavo a Verona per vincere il campionato, andai lì perchè c'erano le possibilità di fare bene. Poi, anche con un pizzico di fortuna, meritatamente abbiamo centrato il salto di categoria. A La Spezia sì che ero certo di vincere". In queste settimane qualche messaggio d'amore nei confronti della piazza è arrivato, al punto che molti giornali anche nazionali parlano di un clamoroso ritorno. Luigi Vitale, ai microfoni di TuttoSalernitana, ha fatto definitivamente chiarezza con grande sincerità: "Anzitutto spero di trovare una soluzione quanto prima e di andare via da Verona. Sicuramente se la Salernitana mi dovesse chiamare risponderei molto volentieri e darei totale disponibilità. Quella è casa mia, abito a 15 chilometri dalla città e ho trascorso due anni bellissimi. Raramente, in carriera, ho visto stadi con una curva del genere. Ci sono tante pressioni, il pallone scotta nei momenti difficili, ma Salerno è Salerno ed ha un fascino diverso rispetto a tante altre realtà italiane. Anche di categoria superiore. Ad oggi non ho sentito nessuno, ma mi farebbe piacere. Qui ci sono due calciatori come Di Gaudio e Laribi che sono stati allenati da Castori e spesso parliamo dei granata. Anche loro potrebbero rappresentare rinforzi di valore".
Vitale batte su questo concetto: "Sicuramente la Salernitana, non accreditata ad inizio stagione, si trova nelle prime posizioni e non deve farsi sfuggire questa occasione. La rosa, forse, non è al livello di quella dell'anno scorso pur potendo contare su un calciatore come Tutino che conosco bene e fa la differenza. A mio avviso c'è la chance per puntare alla promozione diretta, qualunque calciatore sarebbe felice di accettare con una Salernitana seconda in classifica e che, stavolta, davvero può cullare un grande sogno. In una squadra di calcio, soprattutto nella seconda parte della stagione, serve l'esperienza di quei calciatori che hanno già vinto campionati di categoria. Nessuna rivoluzione, 2-3 tasselli al posto giusto per candidarsi in modo definitivo per il grande salto.Sono d'accordo con Cassano quando dice che il campionato di B è scarso dal punto di vista tecnico, a maggior ragione può bastare davvero un minimo sforzo per tornare in vetta e restarci fino alla fine. Se mi chiamano io sono pronto". Più chiaro di così...