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Verona-Udinese 1-2, le pagelle: Samardzic è una meraviglia, Ceccherini si perde Bijol

di Andrea Losapio
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Hellas Verona-Udinese 1-2

HELLAS VERONA (a cura di Luca Chiarini)

Montipò 6 - Il piattone nel primo tempo di Pereyra è soffice come una pagnotta fumante, ma ci mette molto del suo per disinnescarlo. Esattamente come l'uscita temeraria a sventare il tentato blitz di Becao sul lob di Bijol. Chiude con un piccolo neo: uscita imperfetta sul bis friulano.

Hien 5,5 - Da braccetto è ancora da rodare, ma la contingenza impone questa scelta, anche per le condizioni non perfette di Dawidowicz. La fisicità esuberante è un porto sicuro in molte situazioni, anche se qua e là svirgola più del lecito.

Gunter 6 - Come ai vecchi tempi: autorevole e sicuro negli interventi al centro del terzetto per un tempo abbondante. Cala alla distanza, ma resta il migliore in difesa.

Ceccherini 5 - Prova ordinata fino alla beffa in pieno recupero: c'è lui in marcatura su Bijol, che gli sfila alle spalle sul secondo palo e gela il Bentegodi.

Lazovic 6 - Sembra passata un'eternità da quando Udogie faceva la riserva della sua riserva. Oggi è un competitor addirittura più quotato: impiega un po' a ingranare, poi sale in cattedra e si rende protagonista di una gara priva di acuti, ma tatticamente ineccepibile. Dal 73' Depaoli 6 - Un giallo di mestiere e poco altro.

Tameze 6 - Oltre al sorriso (Cioffi dixit) ha ritrovato anche maggiore fluidità di corsa. Una crescita di condizione correlata a quella mentale che comincia a produrre frutti, anche se gli standard dello scorso anno rimangono ad oggi un miraggio.

Veloso 6 - Il maggiore merito che gli va ascritto questa sera è la capacità di infondere tranquillità a tutto il reparto. L'entrataccia su Deulofeu gli costa un giallo che lo induce - saggiamente - ad adottare un atteggiamento più accorto.

Doig 7 - Ha le stimmate del campioncino: spicca la progressione, ma le doti balistiche non sono da meno. La prodezza che vale l'1-0 è un lampo che balena sull'oceano sconfinato delle sue potenzialità. He did it again: dopo aver trascinato nell'ultima al Bentegodi con la Samp, si regala un'altra notte da migliore in campo. Peccato che non basti. Dall'83' Lasagna s.v.

Piccoli 5 - L'abito da raccordo che Cioffi ha in mente per lui necessita ancora di qualche rammendo. Non è su misura, lo può diventare. Stasera però non va: ha due o tre occasioni per distendersi, ma pasticcia più del dovuto. Dal 62' Kallon 6 - Iniezione di vivacità, anche se sposta poco.

Verdi 5,5 - Non brillantissima la prima da titolare in gialloblù. L'autonomia è limitata, e la componente fisica ha certamente un'incidenza sulla sua tendenza a eclissarsi in alcune fasi. Già si intravede, però, l'importanza che può ricoprire in questo assetto tattico: lo testimoniano i due o tre movimenti a "fisarmonica" che esegue per liberare spazi per gli esterni, o le giocate (ancora sparute) di qualità che di tanto in tanto fanno capolino nella sua serata. Dal 73' Hrustic 5,5 - Un barocchismo di troppo in un momento che avrebbe richiesto altro. Gli occorre tempo, ma questa sera è impalpabile.

Henry 5,5 - Da quando la produzione offensiva ha cambiato pelle ha qualche rifornimento in meno. È al solito prezioso nelle sponde, ma non punge mai. Dall'84' Djuric s.v.

Gabriele Cioffi 5,5 - La sensazione di beffa è lacerante, ma il successo dell'Udinese è meritato sia per la mole di gioco prodotta che per le occasioni avute. C'è molto su cui riflettere: la sua non è una squadra in disarmo, ma ha limiti evidentissimi.

UDINESE

Silvestri 6 - Prende gol senza avere nessuna responsabilità. Per il resto serata in controllo.
Becao 6 - Si fa vedere subito con un paio di discese in sovrapposizione per cercare di sorprendere gli avversari. Ci riesce a metà, almeno fino all'assist per Pereyra che spara a salve.
Bijol 7 - Entra nell'azione del gol, suo malgrado, perché Piccoli lo va a contrastare e lui alza la parabola. Poi Doig fa un capolavoro e lì non è certo colpa sua. In compenso al novantaduesimo si trova ancora in area, come una torre degli scacchi, e manda in delirio tutti.
Perez 6 - Deve scontrarsi con Henry e Piccoli, dipende chi gli tocca. Difende e contiene, anche se poi prende un'ammonizione e Sottil decide per cambiarlo (dal 58' Ebosse 6 - Serata tranquilla dalla sua parte).
Pereyra 6 - Meno brillante del solito, seppur sempre difficile da contenere. Ha la palla dell'1-1 sul piede, ma calcia forse un po' debole rispetto a quanto necessitato per battere Montipo'.
Lovric 6 - Davanti ha la sua pericolosità, perché si infila fra le linee, buttandosi dentro. Pecca nella mira, dopo che Deulofeu lo smarca nel primo tempo. Nella ripresa ci va molto più vicino con un piattone da fuori area (dal 67' Arslan - Entra e con personalità prova a calciare subito verso la porta avversaria, chiamando alla parata).
Walace 6 - Prova a dare equilibrio e ci riesce per larga parte. Poi calcia dalla distanza cercando gloria, ma lì è bravo Montipo' a dirgli di no.
Makengo 5,5 - Pronti, via e ha un'opportunità per sbloccare il risultato. I piedi non sono educatissimi e si vede, visto che sballa completamente il tiro. Poi una prova muscolare, ma senza alti (dal 58' Samardzic 8 - Due giocate in pochissimi minuti: prima il tiro che finisce a un niente dal pari, poi il cucchiaino alla Modric che manda in porta Deulofeu. Una meraviglia. Telecomandato il pallone che spedisce sulla testa di Bijol per il 2-1)
Udogie 6 - Velocità da scooter 125, sulla sua fascia è quasi imprendibile. Bel duello con Lazovic che gli riesce a scappare con un cross dalla destra sul gol dell'1-0.
Success 5 - Preferito a Beto perché probabilmente più agile e meno controllabile dalla retroguardia veronese, si fa vedere pochino nel primo tempo. Poi viene cambiato (dal 57' Beto 7 - Entra, fa sentire la presenza in campo, la butta dentro subito. Resta da capire perché Sottil se ne sia privato per cinquantacinque minuti).
Deulofeu 7 - Folletto sin dal primo minuto, quando va in pressing su Montipo': è il regista offensivo della squadra, si prende le responsabilità, ma sbagli anche un pallone invitante cercando di indirizzare il colpo di testa (dall'81' Nestorovski s.v.).

Andrea Sottil 7 - La vince con i cambi. Forse non era comprensibile l'esclusione di Beto, ma con lui e Samardzic la musica cambia eccome.

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