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Veretout riprende l'Inter al 101': 3-3 al Franchi, VAR da Oscar

di Michele Pavese
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Centotré minuti, una partita infinita, ricca di gol ed episodi. Le sfide tra Fiorentina ed Inter non annoiano mai: i nerazzurri accarezzano il sogno della vittoria al Franchi ma non riescono a ottenere il terzo successo consecutivo in campionato. Milan e Roma ora sono vicinissime, grazie alla rete segnata al 101' da Veretout su un rigore contestatissimo. Finisce 3-3 tra le polemiche: viola avanti con Simeone (decisiva però la deviazione di De Vrij) dopo pochi secondi. Vecino pareggia, Politano e Perisic firmano l'allungo a cavallo dei due tempi, Muriel dipinge il 2-3 prima dell'incredibile epilogo. Protagonista assoluto il VAR, che concede il rigore all'Inter a inizio ripresa e conferma quello concesso alla Fiorentina al 96', dopo aver annullato la rete di Biraghi.

C'È SIMEONE, SPALLETTI SCHIERA I MIGLIORI - Match importante per il campionato, ma Stefano Pioli pensa anche alla Coppa Italia e fa riposare Luis Muriel. Davanti c'è Gerson con Chiesa e Simeone, mentre in difesa non ce la fa Milenkovic, sostituito da Ceccherini. Spalletti schiera i suoi con il classico 4-2-3-1: Politano, Nainggolan e Perisic giocano alle spalle di Lautaro Martinez, a sinistra la scelta ricade su Dalbert.

BOTTA E RISPOSTA - Lo spettacolo tra le due squadre, al Franchi, non è mai mancato negli ultimi anni. E chi si aspettava l'ennesima sfida divertente viene accontentato subito, perché al 6' il punteggio è già sull'1-1. Merito anche del vento, protagonista indiscusso del weekend nel capoluogo toscano: dopo meno di 30 secondi, la difesa dell'Inter si fa sorprendere da un lancio lunghissimo di Ceccherini, che scavalca tutti e permette a Chiesa di involarsi verso la porta di Handanovic. L'esterno viola è bravo e altruista a servire Simeone al centro dell'area, che mette dentro da due passi grazie anche alla deviazione decisiva di De Vrij (per la Lega è autorete). La reazione dell'Inter è immediata e porta al classico gol dell'ex: prolungato batti e ribatti sugli sviluppi di un calcio piazzato, alla fine è Vecino a trovare il guizzo giusto, bucando un non irreprensibile Lafont.

GERSON PERDONA, POLITA-NO - I ritmi sono intensi, il match è gradevole e ben giocato da entrambe le formazioni. Chiesa sembra ispiratissimo e prova a trascinare la Fiorentina, che spreca l'occasione per il nuovo vantaggio con Gerson: l'ex Roma ruba palla a Vecino e si invola verso Handanovic, ma sbaglia la scelta finale, concludendo a lato con Simeone tutto solo sulla destra. E la Viola paga caro l'errore dieci minuti più tardi: Politano riceve sull'esterno, rientra verso il centro e scarica il solito sinistro verso il palo lungo. La conclusione è precisa, Lafont si allunga ma non riesce ad evitare il vantaggio ospite, che resiste fino all'intervallo.

VAR MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA - Se ci fosse stato un Oscar riservato al miglior assistente al VAR stagionale, probabilmente il premio lo avrebbe vinto Michael Fabbri. Il 35enne di Ravenna è decisivo in due circostanze a inizio ripresa: prima ravvisa il tocco con il braccio di Edimilson in area, che permette a Perisic di realizzare dal dischetto il suo quarto gol in campionato, il primo dal 22 dicembre; poi fa annullare la rete di Biraghi per un intervento irregolare precedente di Muriel ai danni di D'ambrosio.

LA QUINTA MERAVIGLIA DI MURIEL - La Fiorentina però non ci sta e continua a spingere nel tentativo di riaprire la contesa. La squadra di Pioli guadagna un calcio di punizione da posizione favorevole per un mancino, ma è Muriel a incaricarsi della battuta. Il colombiano disegna una parabola meravigliosa, che si insacca sotto l'incrocio alla destra di Handanovic. Quinto gol con la nuova maglia per l'ex di Lecce e Udinese, il preludio a un finale incandescente.

PAREGGIO AL MINUTO CENTOUNO - Falli, proteste, nervosismo. E sette minuti di recupero, concessi per le tante interruzioni. Il protagonista assoluto, però, è sempre il VAR. Al 95' Chiesa crossa al centro, trovando il tocco di D'Ambrosio. Abisso concede il rigore, il VAR chiama la revisione: petto o braccio? L'arbitro vede quest'ultimo e conferma, Veretout pareggia quando il cronometro segna 101 minuti di gioco. Ne passano altri due prima del fischio finale di un match che inevitabilmente farà discutere a lungo.

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