Valentin Carboni è il pupillo di Scaloni. Ecco perché l'Inter rifiuta 12 milioni dalla Fiorentina
Gennaio è stato un mese determinante per Valentin Carboni. Perché per un periodo sembrava in uscita dal Monza, con l'Inter che avrebbe valutato offerte - seppur alte - anche per il titolo definitivo. Lo spartiacque è stato probabilmente la partita con il Frosinone, con un gol e due assist messi a segno, mostrando tutte le proprie qualità e, di fatto, diventando titolare per le partite successive. Non male per chi è del 2005 ed è alla prima vera stagione nel calcio professionistico. Così oggi la Fiorentina ci ha provato: 12 milioni messi sul piatto per l'italoargentino, con il rifiuto da parte dei nerazzurri che ne vogliono parecchi di più.
Ed è anche difficile dare una valutazione, perché se dovesse esplodere in maniera fragorosa, ecco che il prezzo schizzerebbe alle stelle. Quindi è evidente che a meno di offerte davvero fuori mercato - come quella dell'Al Ittihad per Soulé, non è detto che alla fine non arrivino - Carboni rimarrà in Italia e al Monza per concludere il suo primo anno.
"Non si parla di niente... Fiorentina? Non dovete chiedere nulla a me", le parole dell'agente, Alessandro Moggi, all'uscita della sede dell'Inter. Anché perché Carboni è super valutato da Scaloni che nelle ultime settimane lo ha, di fatto, consacrato. "Carboni è già stato con noi e sono pure andato vicino a farlo esordire. Se continuerà così, verrà in Nazionale e ci starà per anni".