Uefa, Uva: "Il sociale sarà al centro di Euro 2024. Mai investito così tanto sulla sostenibilità"
"E’ una grande sfida ma pensiamo di essere pronti. Teniamo conto che sotto il profilo organizzativo si tratta di un Europeo corto, essendo stato allestito in tre anni. Ma il lavoro è stato proficuo, grazie alla collaborazione con la federcalcio e con il governo tedeschi. Siamo stati davvero una grande squadra. Ora dobbiamo rifinire i dettagli". Pensieri e parole di Michele Uva, direttre UEFA del comparto sostenibilità sociale e ambientale, intervenuto ieri a margine della presentazione di Euro 2024 a Villa Almone ai taccuini del Corriere dello Sport:
"Sarà uno degli eventi più sostenibili al mondo. Sono stati investiti 32 milioni, alzando l’asticella da ogni punto di vista: non era mai successo di dirottare così tante risorse verso questo comparto. Vogliamo lasciare sul territorio un’impronta, un’eredità per il futuro. La riduzione delle emissioni è un caposaldo ambientale. Per esempio abbiamo incoraggiato l’utilizzo della ferrovia, garantendo viaggi a prezzo ridotto ai possessori dei biglietti delle partite. Ma anche le squadre, quando possibile, si sposteranno in treno da una città all’altra. Non a caso abbiamo stabilito tre aree geografiche nei gironi: nord, ovest e sud della Germania. In questo modo le 24 nazionali, con il loro seguito, limiteranno i trasferimenti con ricadute positive anche sulla freschezza dei calciatori".
Sull'aspetti sociale. "Abbiamo istituito un fondo dedicato agli investimenti green nel calcio: 25 euro per ogni tonnellata di emissioni che saranno devoluti ai club amatoriali spalmati su tutto il territorio tedesco. Ci hanno già scritto 1.400 società... Inoltre abbiamo generato strutture adeguate alla richiesta crescente delle persone diversamente abili. Accessibilità ma anche servizi, per esempio la traduzione in tre lingue a favore degli spettatori non vedenti. L’Europeo dev’essere davvero per tutti: creeremo un modello che possa fungere come riferimento per le successive edizioni".