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Udinese, Marino: "Pafundi è un patrimonio del club. Con Sottil abbiamo sintonia totale"

di Lorenzo Di Benedetto
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Il responsabile dell'area tecnica dell'Udinese, Pierpaolo Marino, ha parlato a TV12, nella trasmissione Udinese Tonight, affrontando vari temi: "È un momento positivo è vero, ma ve lo avevo anticipato: dopo la partita con il Bologna sembrava un periodo di grandissima crisi ma, quando sono venuto qui in trasmissione, vi avevo detto che, per le qualità che abbiamo, e così è stato. Se si finisce di parlare di crisi per una squadra che per numero di sconfitte è la quarta in serie A, di meglio solo Lazio, Napoli e Juve, non è corretto. Anche nel periodo negativo, l’Udinese ha sempre offerto la prestazione, 14 punti in 11 partite non sono numeri di una squadra in crisi. Non dobbiamo cadere nell’errore che l’Udinese possa portare sempre a casa risultati come sabato sera. Forse solo le partite con Torino e Bologna sono state al di sotto delle nostre qualità. Con la vecchia regola dei due punti, saremmo quarti in classifica. Sui tifosi non è vero che hanno fatto contestazioni pesanti in questo periodo anzi, ci hanno sostenuti anche nei momenti più difficili".

Dopo la gara contro lo Spezia c'è stata una reazione a livello di gioco e atteggiamento.
"Questo perché credo che la sfuriata di Sottil sia arrivata nel modo giusto e nel momento giusto. Le contingenze poi che si verificano in una serie di risultati sono tante, dallo stato fisico all’approccio più unitario della squadra all’obiettivo ed un pizzico di fortuna. Sottil ha capito che gli avversari avevano studiato il nostro modo di giocare nel tempo ed ha studiato delle tattiche per mandare fuori strada gli allenatori, proprio come ad Empoli: ha analizzato meticolosamente l’avversario, capendo in anticipo tutte le caratteristiche dell’Empoli e le ha annientate. Loro ti affrontano tutti dietro la linea della palla con attaccanti veloci che scattano tra le linee e noi non glielo abbiamo permesso. Anche sabato sera, nel prepartita, mi hanno chiesto se la squadra fosse troppo sbilanciata in avanti. Io ero fortemente convinto della formazione equilibrata messa in campo da Sottil ed il risultato ne è stata la conferma. Quando hai una differenza reti positiva dimostra che siamo una squadra da alta classifica",

Mancini ha parlato di Simone Pafundi. Cosa ne pensa delle parole di apprezzamento del ct?
"Mi hanno chiamato numerosi giornalisti a riguardo. Io condivido molto le sue parole. Vi svelo un retroscena: ho iniziato a parlare con Gravina un anno e mezzo fa sul progetto Pafundi, e queste parole sono parallele a quello che facciamo noi: Simone si allena continuamente con la prima squadra, senza allenarsi con la Primavera, proprio perché vogliamo crescerlo e preservarlo con cura, godendo del privilegio di allenarsi e giocare con i giocatori della prima squadra. Ha molti margini di miglioramento ma ha delle qualità che ne fanno un top player potenziale di grandissimo livello. Noi dell’Udinese applaudiamo alle parole ed al progetto di Mancini. Presto si potrà esprimere al meglio, è un grandissimo patrimonio e sottolineo nuovamente che fa bene Mancini a puntare su di lui. In Nazionale gode della stessa stima che gode a Udine".

Silvestri invece non è stato convocato da Mancini.
"Se il progetto Pafundi mi piace molto e lo condivido, su Silvestri devo dire che sono un po’ meravigliato. Vedere altri portieri e non lui mi dispiace molto perché sono convinto che sia in Serie A, per rendimento, il secondo o terzo portiere e meritava sicuramente una convocazione. Nessuna polemica, questo è solamente il mio giudizio".

Intanto è arrivato il rinnovo di Success fino al 2025.
"Ci stavamo lavorando da molto tempo. È un giocatore che ha caratteristiche uniche dal punto di vista della protezione della palla e sul giocare spalle alla porta, reggendo molto bene l’urto dei difensori avversari. Ha una tecnica importante ed è grande amico di Beto, si sono affiatati molto in questo periodo. Inoltre il lavoro di Isaac permette di far segnare anche i centrocampisti con i loro inserimenti".

Quali sono le vostre strategie sul mercato?
"Sono molto meditate ed attente. Oggi dire chi sarà venduto è difficile, non lo so io e non lo sa la Società perché ci sono davvero molte variabili nel calciomercato, le cose possono cambiare da un giorno all’altro. Becao stiamo cercando di trattenerlo e rinnovarlo, ne stiamo parlando ma al momento la trattativa non decolla".

Parole poi sulla ripetizione del rigore di Ibrahimovic nella sfida di sabato contro il Milan.
"Io penso che sarebbe bello che i giocatori fossero schierati sul limite dell’area e che se il portiere para il rigore finisce l’azione. Se devia in calcio d’angolo magari partire dal corner. I giocatori lo conoscono il regolamento ma, nella foga del momento, può capitare questa disattenzione. Chi sbaglia il rigore non deve avere l’occasione di calciarlo di nuovo, questo è il mio pensiero. Inoltre, in questo caso specifico, per me non era rigore per come si è sviluppata l’azione ed il Var, sempre per mio parere personale, deve essere un aiuto e non arbitrare e decidere al posto dell’arbitro. Sono convinto che questo episodio abbia fortificato la squadra ed i ragazzi hanno avuto una reazione di carattere".

Cosa ci dice sul futuro di Sottil?
"Per la verità Sottil ha fatto un grandissimo lavoro al primo anno di Serie A, conosce il contesto, è amato da tutti e con lui c’è sintonia totale. Io non vedo motivi per cui la Società non debba esercitare l’opzione. I tifosi possono stare tranquilli".

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Domenica 5 Maggio 2024
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