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Troppo Siviglia, poca Lazio (con tante attenuanti): all'Olimpico finisce 0-1

di Giacomo Iacobellis
Fonte: Dal nostro inviato a Roma
Lazio-Siviglia 0-1 (22' Ben Yedder)
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Il Siviglia espugna l'Olimpico nell'andata dei sedicesimi di finale di Europa League: decide il gol segnato al 22' da Ben Yedder. Lazio sfortunata (tre nuovi infortuni dopo le assenze di Milinkovic-Savic e Immobile), seppur mai davvero capace di fare male agli andalusi. Il discorso qualificazione resta aperto, ma al Sáchez-Pizjuán mercoledì prossimo servirà un'autentica impresa.

SUBITO SIVIGLIA - Parte meglio il Siviglia, che con la tecnica di Vazquez e la velocità di Sarabia mette subito in apprensione la difesa della Lazio. I biancocelesti rispondono timidamente, portandosi davanti a Vaclik con un paio di accelerazioni dell'ex Correa, ma il vantaggio ospite è nell'aria e si trasforma in realtà al minuto numero 22. Grande azione avviata da Sanabria, che poi si allarga sulla sinistra e serve un pallone perfetto sul secondo palo: Radu e Acerbi lasciano spazio a Ben Yedder, che solo davanti a Strakosha non sbaglia. 1-0 meritato per la compagine andalusa. Padroni di casa troppo distanti e sconnessi tra un reparto e l'altro.

MARUSIC SPRECA - Il gol subito sveglia la formazione di Inzaghi, che si lancia all'attacco con maggiore convinzione. La palla del pareggio arriva così dopo appena cinque minuti, al 27', quando Marusic al termine di una bellissima manovra corale calcia però troppo debolmente dinanzi al portiere. La sfera passa sotto le gambe del portiere del Siviglia, ma a spazzare via l'area ci pensa sulla linea l'ex Roma Kjaer.

ANCORA SIVIGLIA - Dopo aver rischiato di subire immediatamente il gol dell'1-1, è ancora il Siviglia a costruire così i principali pericoli. Banega ci prova con una punizione dal limite dell'area al 37': palla alta. André Silva spreca invece un minuto più tardi, eccedendo di altruismo dinanzi a Strakosha e riconsegnando la sfera alla difesa della Lazio anziché battere a rete da posizione leggermente defilata. È questo l'ultimo sussulto di un primo tempo che ha regalato emozioni soltanto a tratti, chiusosi con la prima sostituzione biancoceleste: fuori il tanto atteso Luis Alberto a causa di un problema alla coscia e dentro l'ex Betis Durmisi al 44'.

LAZIO SFORTUNATA - Pronti-via e la Lazio deve effettuare subito un'altra sostituzione: fuori Parolo, che al 6' aveva rimediato una brutta distorsione alla caviglia, e dentro Cataldi. Ma il copione della partita è sempre lo stesso, col Siviglia che dà la sensazione di poter far male da un momento all'altro e gli italiani costretti a rincorrere. Intanto, Inzaghi è già costretto al terzo e ultimo cambio, anche questo per infortunio: out Bastos per un problema muscolare, dentro Luiz Felipe al 57'.

SOLO SIVIGLIA - Martoriata dagli infortuni, la Lazio soffre e pensa più a difendere che ad attaccare. Acerbi si immola e salva il risultato dopo un tentativo potentissimo di Sarabia al 66'. Due minuti più tardi è invece André Silva a sfiorare il raddoppio con un colpo di testa sugli sviluppi di un cross di Jesus Navas dalla destra: grande incornata, ma pallone di poco alto.

ILLUSIONE LEIVA - Occasione importantissima per la Lazio a cinque minuti più recupero dalla fine. Proprio quando la partita sembra ormai decisa, Lucas Leiva illude infatti l'Olimpico con un bel rasoterra da fuori. Minuto 85, Correa scippa palla a Gomez e serve di prima intenzione il centrocampista brasiliano, la cui conclusione lambisce il palo alla sinistra di Vaclik. All'88' è poi Lulic a impegnare l'estremo difensore avversario con un forte tiro-cross dalla sinistra, prima che Vazquez sul fronte opposto manchi clamorosamente l'appuntamento col gol al termine di un contropiede magistrale al 90'.

TROPPO SIVIGLIA, POCA LAZIO (CON TANTE ATTENUANTI) - Lazio-Siviglia finisce dunque così, senza altri episodi degni di nota, e coi sevillistas sicuramente avvantaggiati in vista del ritorno in casa grazie a questo 1-0 all'Olimpico. Capitolini sfortunati sì, pieni di assenze pesanti e con tre nuovi infortuni, ma anche troppo sconnessi tra un reparto e l'altro e mai veramente capaci di pungere col tandem Caicedo-Correa. Al Sánchez-Pizjuán, per passare il turno, servirà una gara di gran lunga differente.

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Venerdì 3 Maggio 2024
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