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Torino-Milan 0-7, le pagelle: Kessie, Rebic e Théo devastanti. Tra i granata non si salva nessuno

di Gaetano Mocciaro
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

TORINO (pagelle a cura di Davide Marchiol)
Sirigu 5 – Serata che si ricorderà per tanto tempo l’estremo difensore, che raccoglie per sette volte la palla in fondo al sacco. Non può nulla quasi mai, nell’unica occasione in cui ha margini di manovra para mandando la sfera dritta su Castillejo che lo grazia. Comanda una difesa che oggi perde compattezza alla prima difficoltà e le sue urla dal quinto gol in poi sembrano inutili.
Bremer 4.5 - Fa acqua da tutte le parti, con il passaggio molle rubato per il tris di Diaz che fotografa bene la sua gara. Scricchiola per tutto il primo tempo, ha un tracollo nella ripresa, rinunciando a tratti quasi ad aggredire gli attaccanti nella sua area di rigore.
Lyanco 4.5 – Mai tranquillo nel comandare il terzetto difensivo dalla sua posizione centrale. Tagliato fuori con una facilità incredibile dalla trama di gioco ospite, decisamente intempestivo quando abbatte Castillejo per il rigore dello 0-2. Gara da dimenticare come per tutti.
Buongiorno 4.5 – Nel pallone più totale come tutti, dopo il tris è troppo facile superare la sua opposizione come quella degli altri. Almeno i suoi errori eclatanti come avviene invece per i due compagni di reparto.
Singo 5 – Prova a dar vivacità alla manovra offensiva granata con le sue sgroppate, che però finiscono abbastanza presto, con la squadra che oggi non c’è. Una volta che il passivo si fa pesante lascia abbastanza scoperta la sua corsia difensivamente parlando, mettendo ancora più in difficoltà una retroguardia già in apnea.
Linetty 5 – Inizia la gara con buona personalità cercando di dar vita alla manovra e provando a imbeccare sempre il compagno migliore per le azioni in velocità. Dopo che gli avversari trovano la chiave di volta però sparisce, faticando tantissimo anche in fase di contenimento, serataccia che per lui si conclude in anticipo (dal 55’ Verdi 5 – Ingresso che non smuove minimamente l’equilibrio del Toro e quindi della gara, la squadra sembra già rassegnata alla sconfitta).
Mandragora 5 – Non lo si nota nell’arco dei 90’, in grossa difficoltà come tutti e lo si vede poco anche nella manciata di minuti iniziale che è positiva per i granata nonostante un periodo di forma buono.
Baselli 5 – Letteralmente inghiottito dalla manovra del Milan, che gli lascia spazio per inventarsi qualcosa solo nei primi quindici minuti. Poi dopo l’uno due i rossoneri conquistano il dominio della metà campo, con l’ex Atalanta che non riesce minimamente a contenere (dal 55’ Rincon 5 – Il carisma del General stavolta non dà la scossa che spera Nicola).
Rodriguez 5 – Anche abbastanza pimpante in affondo, ma poi lascia sempre qualche spazio di troppo, specie dopo che i suoi passano in svantaggio. Poi prova a dare una mano ai suoi per cercare di riaprire un match che sembra senza storia, ma non riesce mai a dare quel qualcosa per accendere una scintilla. (dal 55’ Ansaldi 5 - Ingresso che non cambia l'inerzia sulla corsia mancina)
Bonazzoli 5 – Nel primo tempo ha qualche fiammata, scambiando bene con i compagni e cercando di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. Poi smette di ricevere rifornimenti e la sua partita finisce.
Zaza 5.5 – Se bisogna trovare uno da salvare in questo disastro è sicuramente lui, che a differenza degli altri almeno nelle difficoltà continua a lottare. Prova a sbloccarla con un buon movimento, bravo ad approfittare dell’errore di Calhanoglu liberando Bremer al tiro, anche se forse poteva calciare direttamente lui. Certo è che la serata è difficile anche per lui.
Allenatore Davide Nicola 5 – Il suo Toro affonda in una serata che si preannunciava complicata e che diventa un incubo dopo il tris di Brahim Diaz. I suoi non mettono la garra che di solito sa trasmettere il tecnico ed è un segnale preoccupante in vista di due scontri diretti contro Spezia e Benevento più il match da recuperare contro la Lazio. Sconfitta non da squadra di Nicola.

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MILAN (pagelle a cura di Gaetano Mocciaro)
Donnarumma 6.5 - Risponde presente sulla conclusione ravvicinata di Bremer.
Calabria 6.5 - Resta basso, concedendosi poche avanzate e conservando le energie. E tutto sommato fa bene, vedendo l'evoluzione della partita.
Kjaer 7 - I pochi velleitari tentativi granata sono murati dal danese, fondamentale ancora una volta.
Tomori 6.5 - Poco lavoro ma svolto con solita sicurezza.
Théo Hernandez 8 - È in gran spolvero per questo finale di stagione e lo dimostra la doppietta capolavoro: sblocca la partita con un missile terra-aria, chiude il cerchio con un morbido pallonetto. Sette gol in campionato, meglio dell'anno scorso. (Dal 69' Dalot 6 - Dà anche lui il suo contributo costruendo l'azione dello 0-7).
Bennacer 6 - Qualità e generosità, anche troppa in quest'ultimo caso. Rimedia un cartellino giallo e Pioli sceglie opportunamente di risparmiarlo al rientro dagli spogliatoi. (Dal 46' Meite 6.5 - È ancora di proprietà granata ma la cosa sembra non riguardarlo. Aggiunge fisicità in mediana e innesca l'azione dello 0-6).
Kessie 8 - I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di calciarli. L'ivoriano ci riprova tre sere dopo e stavolta spiazza Sirigu. Prima e dopo devastante: è ad aiutare in difesa, è presente in attacco, serve l'assist per lo 0-3.
Castillejo 6.5 - Non garantisce la stessa intensità di Saelemaekers ma dovrebbe offrire maggior spessore in fase offensiva. Ma sbaglia praticamente a porta vuota la palla dello 0-2, in compenso si guadagna un calcio di rigore poco dopo e nella ripresa è spesso presente.
Brahim Diaz 8 - È in stato di grazia. Il primo gol nasce da una sua iniziativa, trova la gioia personale nella ripresa, segnando di giustezza. La città di Torino evidentemente gli porta bene. (Dal 63' Krunic 6.5 - Entra e serve due assist).
Calhanoglu 6.5 - Nel primo tempo commette una leggerezza che quasi manda in gol il Torino. Sale in cattedra nella difesa approfittando di un avversario dimesso. (Dal 70' Leao 6.5 - Entra e ha il tempo di servire un assist quando avrebbe potuto provare la conclusione).
Rebic 8 - Devastante, onnipresente. Agisce soprattutto a sinistra nonostante sia chiamato a sostituire Ibra e segna come un centravanti fatto e finito. Suo il filtrante per Castillejo nell'azione del rigore, manda quasi in rete Calabria e Kessie, serve l'assist per Théo Hernandez e trova infine una tripletta. (Dall'80' Mandzukic sv).
Allenatore Stefano Pioli 8 - È tornato on fire. Squadra in uno stato di grazia fisico, tecnico e mentale. Che dilaga senza nemmeno sprecare troppe energie. Bravo a preservare Bennacer, ammonito. Chi entra si inserisce subito bene in partita.

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Giovedì 2 Maggio 2024
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