Torino, avanti tutta per Vanoli: è il preferito di Cairo. Juric, suggestione Napoli
Il profilo per la panchina del Toro ha un nome e un cognome. Il presidente Cairo e il dt Vagnati hanno snellito la lista, il grande favorito è diventato Paolo Vanoli. Classe 1972, nato a Varese, da calciatore è stato uno degli eroi dei tempi d’oro del Parma, compiendo l’impresa nella stagione 1998/1999 di vincere coppa Italia, Supercoppa Italiana e soprattutto la coppa Uefa. Da allenatore, invece, ha una lunga parentesi nelle Under azzurre e poi ha seguito Conte nelle avventure al Chelsea e all’Inter da collaboratore tecnico, per finire di mettersi in proprio e guidare Spartak Mosca e Venezia. Proprio con i lagunari ha la serie A nel mirino, a 90 minuti dalla fine è a due punti dal Como e può sognare la promozione diretta oppure passare attraverso i play-off. Ecco perché i discorsi con il presidente Cairo avranno delle tempistiche un po’ più lunghe, ma il Toro e Vanoli hanno già trovato un accordo di massima per cominciare insieme a partire dal luglio, con l’inizio della nuova stagione. Il ritiro sarà ancora a Pinzolo, proprio come l’anno scorso, anche se per le date si attende di sapere se Buongiorno e compagni riusciranno ad acciuffare la qualificazione in Europa.
E Ivan Juric? Anche il tecnico si guarda intorno, considerando che tra un mese e mezzo si ritroverà senza contratto. Il suo futuro potrebbe essere in Inghilterra o in Francia, dove è corteggiato da diversi club, o magari ancora in Italia, con il Monza che lo vede come erede di Palladino oppure eventuali cavalli di ritorno a Genova o a Verona. Il croato, però, vorrebbe fare un ulteriore salto di qualità nella carriera, nonostante il suo triennio alla guida del Toro non sia stato così esaltante. Per lui potrebbero aprirsi le porte del Napoli: il patron De Laurentiis lo aveva già inserito nel cast di 40 profili per il post-Spalletti, ora i partenopei si sono ridimensionati clamorosamente dopo lo scudetto e Juric può essere l’uomo giusto per la ricostruzione. Il quasi ex granata dovrà superare la concorrenza di Pioli e Conte, ma anche lui è in corsa