TMW - Torino, Cairo: "Magari domani chiudiamo il trequartista. Pjaca? Vagnati ci sta lavorando"
Fonte: nostro inviato a Bressanone
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha parlato da Bressanone dopo lo 0-0 in amichevole contro l'Al Fateh: "Sono partite che danno indicazioni, ma non sono fondamentali. Ora è importante lavorare e correre, ci sta che le gambe siano imballate. Diamo tempo al tempo, continuiamo a lavorare".
Belotti?
E’ in vacanza. Quando torna, parleremo con lui. Al momento lasciamolo tranquillo. Gli abbiamo fatto un’offerta molto importante per le nostre casse, dopodichè se non accetta l’offerta…E’ un’offerta molto importante. Non mi piace fare trattative sui giornali, ma dico che si è fatta un’offerta importante: vediamo cosa succede, abbiamo davanti un mese per chiudere o per fare altre cose.
Ve lo hanno chiesto?
"E’ meglio non entrarci. Ma è evidente che il giocatore possa interessare, questa non è una novità. Ma evitiamo di entrare nei dettagli".
Trequartisti?
"Ci stiamo lavorando, quando sarà chiusa comunicheremo tutto. Non voglio dire le cose perché è negativo, meglio non dire. Magari già domani chiudiamo qualcosa".
C’è l’impronta di Juric?
E’ per quello che lo abbiamo scelto. C’è un’unione di vedute, ora il 15 agosto ci sarà la prima uscita ufficiale. Faremo ciò che servirà fare, ora dobbiamo lavorare.
Che mercato sarà?
Dopo un anno e mezzo di Covid il mercato è particolare, non c’è molto attivismo. Oggi è importante capire cosa succederà, non abbiamo risorse infinite. Quando perdi 30 milioni di fatturato….
A livello numerico, quanti rinforzi servono?
"Adesso valutiamo: guardiamo per il trequartista, lavoriamo su quello. E vediamo se esce qualcuno, i giocatori di certo non mancano. Vediamo anche cosa ci dice il mister, la sua opinione è la più importante. E sono venuto apposta per parlare con lui: ci sentiamo telefonicamente, ma ci tenevo anche ad essere presente in ritiro qui.
Pjaca?
"Chissà, Vagnati ci sta lavorando...sarebbe venuto volentieri qui ma sta lavorando"
E' favorevole alla riapertura degli stadi?
Assolutamente, ma in grande sicurezza e attenzione alla salute. E' fondamentale non solo per ragioni economiche, ma anche perché i tifosi sono molto importanti: i nostri sono il dodicesimo uomo in campo".