TMW RADIO - Valentini: “Italia bene nel ranking UEFA per club, ma ciò non aiuterà la Nazionale”
Ai microfoni di Piazza Affari, a TMW Radio, è intervenuto Antonello Valentini, che per prima cosa ha parlato del ranking UEFA delle italiane.
Come possiamo catalogare questo risultato?
“Siamo molto bravi a colpevolizzarci e quindi è giusto ogni tanto gioire per questo nuovo prestigio, ritrovato, a livello internazionale. Una cosa è il calcio italiano, una cosa è il calcio “degli italiani”, vale a dire quello della Nazionale. Anche negli ultimi turni di coppa gli italiani selezionabili per la Nazionale in campo erano pochi. Dobbiamo essere realistici: mi auguro un derby in Semifinale, con l’Inter che batta il Benfica. Ciò vorrebbe dire avere un’italiana in finale. Anche la Roma e la Juventus hanno buone possibilità. La Fiorentina sta facendo davvero benissimo. C’è da essere ottimisti e soddisfatti, ma con moderazione”.
Che ne pensa di quanto capitato oggi al Collegio di Garanzia del CONI?
“È indicativo ed eloquente che il rappresentante dell’accusa chieda di rimandare parte delle motivazioni della sentenza per rimodulare la penalizzazione. Ricordo che Chiné avesse chiesto 9 punti di penalizzazione e non 15. Ora Taucer parla di carenza di motivazioni in merito all’articolo 4 proponendo un rinvio a giudizio della Corte d’Appello della Federcalcio”.
Una sorta di segnale di resa da parte dell’accusa?
“Se cade l’articolo 4, cade quasi tutto sotto il profilo della penalizzazione. La Juventus dovrà vedere cosa fare sul filone stipendi, se patteggiare o se affrontare un nuovo processo”.
Siamo già in passato ripartiti dalla forza dei nostri club per rifocillare la Nazionale?
“A mia memoria sì, alla fine degli anni ‘80 e all’inizio degli anni ‘90. Ci furono stagioni dove vincemmo tutto. Ci sono dei cicli ripetitivi che - sotto il profilo della carenza dei giocatori - non consentono di produrre una Nazionale che possa spadroneggiare nei campi di tutto il mondo. Serve un patto vero tra tutte le componenti del calcio. Dalla Serie A fino alla LND. Qualche settimana fa ho denunciato il problema delle squadre Primavera, che col Decreto Dignità sono divenute zeppe di giocatori non eligibili per la Nazionale italiana”.
Progetto seconde squadre. Se ne sta discutendo.
“Se n’è discusso anche oggi in Federcalcio. Il sistema delle seconde squadre, in un Paese come il nostro con mille campanili, non mi ha mai convinto fino in fondo. In generale ci sono delle regole che non possono essere cambiate dal giorno alla notte come ha affermato Gravina”.
Il Napoli ha meritato l’eliminazione? E dove il Milan ha meritato la qualificazione in semifinale?
“Credo che nella valutazione dei 180’ il Milan abbia meritato di passare il turno. Il Napoli ha molte attenuanti e non mi riferisco a casi arbitrali da VAR. Il Napoli ieri non aveva Kim, Anguissa, ha perso dopo mezz’ora Politano e Mario Rui. Fossi nel Napoli me la prenderei con Ndombele, che perso il pallone in favore di Leao non ha fatto fallo”.
Candidatura italiana per gli Europei.
“Mi auguro che vengano fatti passi in avanti sugli stadi, perché in Turchia sono molto più avanti di noi. Ci sono poi degli altri dati che non depongono a favore del nostro calcio, come le risse, i divieti alle trasferte”.
Sarri dice “punto sugli italiani per creare un’identità”.
“Sarri il calcio lo conosce e lo sa insegnare. Ho twittato sulla capacità della Lazio di trovarsi in campo manco stessero giocando a futsal anziché a calcio. Il Monza è un’altra bella realtà dove giocano molti italiani. La Juventus continua a tirarne fuori quasi a cadenza mensile. I bianconeri avevano puntato su Paredes e Pogba, che non hanno dato alcun contributo rispetto a questi ragazzi”.
Una battuta sul Bari.
“Il Bari ha avuto la possibilità di tallonare il Genoa, che è più forte dei pugliesi così come il Frosinone. Ora il Bari si giocherà i Play-Off. Mi auguro che arrivi terzo in Regular Season e che possa giocarsi la Serie A partendo da una posizione di vantaggio. Credo che la città lo meriti”.