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TMW RADIO - Protti: "Pirlo inesperto ma i suoi giocatori no. Inter e Juventus se la giocheranno"

di Dimitri Conti
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Archivio Stadio Aperto 2020
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Igor Protti intervistato da Niccolò Ceccarini
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L'ex attaccante Igor Protti ha parlato in diretta a TMW Radio, intervenendo nel corso della trasmissione Stadio Aperto, ai microfoni di Niccolò Ceccarini, per iniziare dalla permanenza e dal ruolo di Christian Eriksen all'Inter: "Molto complicato fare valutazioni obiettive in un periodo così particolare e desueto, anzi unico. Arrivare in una condizione del genere è stato difficile: le qualità di Eriksen sono indiscutibili, la sensazione che ho avuto è che non abbia il ritmo e l'intensità richiesti da Conte. Magari non ha la continuità fisica che vuole Conte, e l'allenatore gli chiederà di più".

Non è una questione anche tattica?
"Sicuramente nel 3-5-2 la sua collocazione è complicata, così come in un 4-3-3. In un 4-2-3-1 alle spalle della punta potrebbe esserci spazio per uno di fantasia come lui: è dato certo che i fantasisti in determinati periodi storici trovino difficoltà. Ricordo negli anni Ottanta, con l'avvento del calcio di Sacchi, che Zola e Baggio facevano persino fatica a trovare spazio nel suo schieramento. Un certo tatticismo penalizza i trequartisti".

Sorpreso dalla scelta della Juventus di affidare la panchina?
"Inaspettata: la Juventus in questi anni ci ha abituati ad una programmazione maniacale, che ha portato alle due finali di Champions. Il fatto che fosse stato presentato come allenatore dell'U23 e che poi col Lione sia stato buttato dentro mi ha fatto pensare a una scelta di pancia: conoscendo la Juve, probabilmente era già stato messo in preventivo di puntare su di lui qualora in Champions le cose fossero andate male. Per me è un predestinato ed ha tutte le qualità per fare l'allenatore a grandi livelli: pagherà qualcosa sull'esperienza, ma quella che manca a lui ce l'hanno i giocatori. Sperando che stia bene, ha un leader come Chiellini più tanti altri che potranno dargli una mano".

Dzeko è il giocatore giusto per affiancare Ronaldo?
"Secondo me non ha le caratteristiche alla Benzema: è uno da area di rigore, intelligente nel giocare di coppia. Su Higuain hanno fatto una scelta, si è parlato di un altro profilo che ritengo importante come Milik... Questi sono i calciatori che possono occupare quel ruolo, e una pedina come Dzeko oltre a dare qualcosa sul lato tecnico-tattico aiuta sull'esperienza internazionale".

L'Inter ha sprecato un'occasione nella finale di Europa League?
"Intanto dico che il calcio senza tifosi non ha senso: speriamo di avere presto gli stadi pieni. Per me quella dell'Inter non è stata un'occasione sprecata: in una partita secca può succedere di vincere o perdere, e penso che non tantissimi credevano nelle loro possibilità di arrivare in finale, così come a inizio anno non pensavano avrebbero concluso a -1 dalla Juve. Per me hanno fatto un'ottima stagione. Rivedere la final eight, con gli stadi pieni, può davvero essere interessante".

L'Inter ha davvero colmato il gap con la Juventus?
"Secondo me se la giocano alla grande fino alla fine. Considero Conte tra i migliori, al di là che stia più o meno simpatico: io giudico su fatti e numeri, e lui ha dimostrato anche quest'anno di essere un grande allenatore. La sua conferma farà ripartire l'Inter da un livello più alto, non potranno far altro che migliorare".

Immobile può ripetersi?
"Ripetere i 36 gol penso che sarebbe inumano, ma Immobile ci ha abituati a riconferme continue. Ricordiamo che vinse la classifica cannonieri già diversi anni fa con il Torino: è una garanzia assoluta, sia per il campionato che per la Champions cui è attesa la Lazio".

Belotti è stato recuperato?
"Mi piace il fatto che quando parliamo dei calciatori italiani ci accorgiamo di avere sia esperti che giovani interessanti, e questo fa ben sperare per la Nazionale, con un allenatore che è il massimo per far tirare fuori il meglio individualmente da ciascuno. Ho avuto la fortuna di giocare con Mancini e vi assicuro che era un genio del calcio: sta trasferendo queste cose anche in panchina, mostrando coraggio come quando convocò Zaniolo quando ancora non aveva neanche una partita in Serie A. Tra l'altro gli auguriamo di tornare al più presto: se ha il carattere da combattente di suo padre, che ho conosciuto da avversario allo Spezia, credo che tornerà ancora più motivato".

Bella la scelta di cuore di Tonali?
"Vedere un ragazzo che decide di andare nella squadra per cui ha sempre fatto il tifo e vederlo oggi in prima squadra riconcilia con un calcio a volte poco sentimentale. Ha dimostrato grandi valori umani".

C'è una squadra di Serie A che la incuriosisce?
"L'Atalanta, voglio vedere se potranno stare lassù in cima a disturbare fino alla fine. Anche De Zerbi voglio rivederlo e capire se il suo Sassuolo potrà fare un ulteriore step. Sono due squadre che seguo con simpatia".

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