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TMW - I verdetti della stampa. Cagliari, è Rog la rivelazione. Si riparte dal croato e...Nainggolan

di Francesco Aresu
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Tempo di verdetti. Di bilanci. È finito il campionato di Serie A 2019/2020: Juventus, poi Inter, Atalanta, Lazio. Giù Lecce, Brescia e Spal, con Ciro Immobile capocannoniere e Scarpa d'Oro. Ma non è tutto qui: Tuttomercatoweb.com ha deciso di interpellare quattro firme per ogni piazza di Serie A per i verdetti stagionali. Chi è stato il migliore? Chi il peggiore? Chi la rivelazione? E da chi ripartire?

Il migliore

ALBERTO MASU, Videolina – Verrebbe da dire Nainggolan, perché “with or without you”, con o senza era sempre un altro Cagliari. Però punto su Joao Pedro, che un'estate fa la società ha provato a regalare in giro per l'Italia dopo cinque stagioni in cui ci si continuava a chiedere che giocatore fosse. La risposta è arrivata quest'anno: Joao Pedro è un grande giocatore, che era arrivato a 16 reti in 25 partite prima del lockdown, per poi allungare a 18, ma trasformandosi in un vero trascinatore della squadra.

ROBERTO PINNA, La Gazzetta dello Sport – Il trequartista si è fatto centravanti. E il centravanti si è fatto uomo squadra. Il sole al centro dell'universo Cagliari in stagione non può che essere Joao Pedro. Attore protagonista a suon di record di gol. Anche nei momenti più difficili la squadra ha contato sulle sue larghe spalle, e sulle sue reti.

STEFANO AMBU, La Nuova Sardegna – Nainggolan. Facile, ma non scontato che prendesse per mano la squadra sacrificandosi anche quando le condizioni non erano al top. Con lui un’altra squadra.

MATTEO ZIZOLA, Centotrentuno.com – Dico Nahitan Nández preferendolo di poco a Joao Pedro per continuità di rendimento e quantità abbinata a qualità. Si è subito adattato a un calcio differente da quello sudamericano, risultando imprescindibile sia per Maran che per Zenga. D'altronde è stato l'acquisto più oneroso della storia del Cagliari e probabilmente sarà la cessione più redditizia quest'estate. I problemi extra campo relativi al contratto hanno inciso pochissimo, meno dei chilometri percorsi senza soluzione di conitnuità e dei 2 gol e 4 assist messi a tabellino.

Delusione

ALBERTO MASU, Videolina – Direi il Cagliari in generale. Perché è vero che ogni conferma della Serie A è un trionfo, ma dopo aver fatto il mercato più ricco della sua storia e dopo aver lavorato sei anni per arrivare a giocare da protagonisti la stagione del Centenario, il Cagliari chiude con 45 punti e il quattordicesimo posto. Come a dire che sono stati spesi una cinquantina di milioni per salire di un posto rispetto a un anno fa.

ROBERTO PINNA, La Gazzetta dello Sport – Per come era iniziata la stagione la delusione non può non essere il tecnico Rolando Maran. Ha perso dalle mani un progetto a lungo termine che aveva plasmato a sua immagine e somiglianza. Con la società che sul mercato lo ha quasi sempre accontento. Non tutte le colpe sono sue e forse alla fine lo spogliatoio ha un po' remato contro. Ma nel calcio le colpe principali ricadono sempre sul tecnico.

STEFANO AMBU, La Nuova Sardegna – Pereiro. Mille attenuanti tra infortuni e problemi vari. Ma non ha dato ancora quello che tutti si aspettano da un giocatore con il suo sinistro e con il suo curriculum. Il lampo con la Roma è promettente, ma al Cagliari del futuro servono certezze.

MATTEO ZIZOLA, Centotrentuno.com – È una bella lotta, ma faccio il nome di Pellegrini per rapporto tra aspettative e rendimento. Dopo i sei mesi di apprendistato abbastanza positivi nella stagione passata ci si aspettava il salto di qualità quest'anno, invece il suo campionato è stato ricco di alti e bassi e non si è visto quel miglioramento atteso. Il ragazzo è giovane e ha tempo per rifarsi, i sei assist sono un dato confortante, ma non bastano se non abbinati a costanza di rendimento. Anche Ceppitelli ha deluso, ma dalla sua c'è l'alibi degli infortuni che non l'hanno aiutato.

La rivelazione

ALBERTO MASU, Videolina – Marko Rog, che è arrivato in silenzio in estate, il meno reclamizzato dei big, nascosto dai 18 milioni spesi per Nandez e il ritorno del Ninja. Un giocatore che abbina quantità e qualità, da un certo punto di vista quasi un clone di Nainggolan, ma con sette anni in meno. Certo, se segnasse anche qualche gol... Ma forse non sarebbe qui

ROBERTO PINNA, La Gazzetta dello Sport – Un Marko Rog così non lo avevamo mai visto. Ago della bilancia del centrocampo rossoblù. Fondamentale in entrambe le fasi e sempre nel vivo dell'azione. Promosso a pieni voti dopo annate da rimandato a settembre.

STEFANO AMBU, La Nuova Sardegna –Andrea Carboni: forse è l’unico esordiente di Zenga che rimarrà in rosa. Grandi qualità e personalità, con i due rossi in poche partite che serviranno per il futuro.

MATTEO ZIZOLA, Centotrentuno.com – Sicuramente Marko Rog. Non che il croato sia stato del tutto una sorpresa, ma quando acquistato dal Napoli la sua valutazione sembrava eccessiva rispetto al rendimento delle ultime stagioni. Invece ha dimostrato di essere un giocatore completo, diventando fondamentale per il centrocampo e non abbassando la guardia nemmeno nel periodo più buio della squadra. Sicuramente può dare di più in termini numerici - assist e gol - ma ha giustificato l'investimento della società.

Da chi ripartire

ALBERTO MASU, Videolina – Proprio da Rog. Perché se è vero che quella clausola rescissoria da 36 milioni mette il Cagliari nell'impossibilità di decidere il futuro di Nandez e se è vero che una o due cessioni pesanti dovranno esser fatte per regalare gli uomini giusti a Di Francesco, è anche vero che Rog è una pedina che può far fare il salto di qualità. Se poi restasse anche Nainggolan...

ROBERTO PINNA, La Gazzetta dello Sport – Facile, troppo facile, dire Radja Nainggolan. Con lui in campo i rossoblù sono un'altra squadra. Il mercato del Cagliari potrebbe portare diversi pezzi pregiati lontani dalla Sardegna ma una conferma del Ninja, soprattutto a livello mentale, alzerebbe comunque il valore della rosa.

STEFANO AMBU, La Nuova Sardegna –Il Cagliari ha un giocatore che sa fare tutto: mediano, regista, trequartista. È Nainggolan. Da lì si deve ripartire. Se la conferma dovesse essere impossibile il Cagliari dovrà reimpostare tutte le strategie di mercato.

MATTEO ZIZOLA, Centotrentuno.com – Non ho dubbi nel dire Radja Nainggolan. Presenza fondamentale dentro e fuori dal campo, 6 gol e 6 assist in sole 26 presenze a causa di alcuni problemi fisici che andranno tenuti in conto per il futuro. Trattenerlo in Sardegna per farne il perno su cui costruire il resto della squadra è fondamentale, senza dimenticare che con l'arrivo di Di Francesco potrebbe svolgere il ruolo di allenatore in campo per un tecnico che lo conosce bene, aiutandolo anche nell'apprendistato con l'ambiente cagliaritano e con il resto della squadra.

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