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Spettacolo a Parigi, il Barcellona vince 3-2: Xavi batte il PSG di Luis Enrique con i cambi

di Michele Pavese
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Quasi come a Madrid. Cinque reti, grande spettacolo, sorpassi e controsorpassi: alla fine la spunta il Barcellona, che batte 3-2 il Paris Saint-Germain al Parc des Princes nell'andata dei quarti di finale di Champions League. Decidono la doppietta di uno straordinario Raphinha e la capocciata di Christensen, ma soprattutto i cambi di Xavi, che rimettono in carreggiata i catalani dopo l'uno-due micidiale firmato da Dembélé e Vitinha.

Le scelte
Senza Hakimi, Luis Enrique si affida a capitan Marquinhos, che scala sulla destra lasciando Beraldo ed Hernandez ad occuparsi di Lewandowski. La sorpresa è davanti, dove viene preferito Asensio a Barcola, in panchina come Zaire-Emery. Dall'altra parte scelte quasi obbligate: Xavi rischia de Jong e non Pedri, in mezzo c'è Sergi Roberto con l'olandese e Gundogan.

Dopo un ottimo primo quarto d'ora, il Paris Saint-Germain abbassa il baricentro e concede diverse occasioni agli ospiti: la difesa balla, Donnarumma non è sempre sicuro e Nuno Mendes evita il peggio con un salvataggio miracoloso sulla linea. C'è un giocatore che sembra essere in grande spolvero: è Raphinha, a tratti devastante, mentre lo spauracchio Mbappé è tenuto a bada dalla coppia Araujo-Cubarsì. La partita si sblocca al 37': Yamal si invola sulla destra e crossa, Donnarumma smanaccia per anticipare Lewandowski ma serve inavvertitamente Raphinha, che controlla e non sbaglia a porta vuota.

Cambi e uno-due micidiale. Poi arriva Pedri
Luis Enrique ci ripensa e manda Asensio sotto la doccia, inserendo Barcola. I parigini rientrano in campo con un atteggiamento diverso e in due minuti ribaltano il punteggio: il grande ex Dembélé pareggia al 48' con una sassata che sorprende ter Stegen, poi arriva il 2-1, al 50', firmato da Vitinha, ben servito da un filtrante di Fabian Ruiz. I blaugrana accusano il colpo ma Xavi ha l'asso nella manica: Pedri, al primo pallone giocato, inventa un assist sontuoso per Raphinha, che calcia al volo e batte ancora Donnarumma.

Jolly dalla panchina per Xavi
La partita resta piacevole ed equilibrata, con tanti capovolgimenti di fronte e potenziali occasioni: Araujo si immola per fermare Barcola, Dembele colpisce un clamoroso palo (il secondo legno per il PSG dopo quello di Barcola sul 2-1). All'improvviso, però, spunta Christensen: appena entrato (ancora un cambio azzeccato), il danese sfrutta una disattenzione generale (anche Donnarumma troppo fermo) su un corner battuto da Gundogan e riporta avanti il Barça, festeggiando alla grande i suoi 28 anni e regalando alla sua squadra una vittoria di importanza piramidale.

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Giovedì 16 Maggio 2024
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