Salernitana, Candreva: "Il nostro obiettivo è la salvezza. Lukaku il più forte con cui ho giocato"
Antonio Candreva, giocatore della Salernitana dall'inizio di questa stagione, è intervenuto ai microfoni di DAZN, iniziando a parlare della sua avventura in granata: "Questa è un'annata che deve essere positiva come lo è stato il mio percorso da giocatore. Sono venuto qui con tanto entusiasmo ed ho trovato un gruppo fantastico, poi comunque ci sono italiani nel gruppo come Bonazzoli, Sepe, Fiorillo, Capezzi. Sappiamo che ci sarà ancora da fare tanto perché il campionato di Serie A è molto difficile. Ci sarà una full immersion fino a giugno".
Che cosa le sta dando Nicola e che cosa le sta aggiungendo alla sua età?
"Sta aggiungendo tanto perché non c'è mai età per smettere di imparare. L'attenzione, l'entusiasmo, la voglia di migliorarsi anche a 35 anni, il ritmo degli allenamenti alto: c'è tanto e sempre da migliorare".
Le chiede anche un po' di ruoli diversi.
"(Ride, ndr). Vabbè, ma sono a disposizione. Comunque sono ruoli che si è ricoperto durante la carriera. L'importante è far bene alla squadra e mettersi a disposizione di mister e compagni".
Che cosa sta recependo dalla piazza e dai tifosi?
"La sorpresa è avere un tifo così, un tifo caldo, un senso di appartenenza alla maglia granata fantastico. Sia che giochiamo in casa, sia che giochiamo in trasferta, abbiamo una marea di gente al nostro seguito e anche vivendo la città si respira un'aria di attaccamento. Questo fa molto piacere e fa molto bene alla squadra".
Qual è la partita più bella della sua carriera?
"Italia-Spagna, Confederations Cup 2013".
Qual è la partita che vorrebbe cancellare dalla sua carriera?
"Italia-Svezia a San Siro, gara valida per le qualificazioni al Mondiale di Russia 2018".
Chi è il compagno più folle con cui gioca adesso?
"Bonazzoli".
Lo sgrida ogni tanto (scherza, ndr)?
"Sì, lo sgrido, ma ormai recepisce poco (scherza, ndr)".
Qual è il suo posto preferito a Salerno?
"Ancora ho visitato ben poco, però comunque centro città e lungomare".
Qual è stato il sacrificio più grande che ha fatto per diventare calciatore?
"I sacrifici sono ben altri. Andare via di casa molto giovane all'età di 14 anni e lasciare la famiglia è stato un sacrificio grande, però dopo, quando si ha il sogno di diventare giocatore, il sacrificio viene meno e si ha tutta la gioia per poter raggiungere il sogno che si ha fin da bambini".
Chi è il calciatore più forte contro cui ha giocato in carriera?
"Messi".
Chi è il calciatore più forte insieme al quale ha giocato in carriera?
"Dico Lukaku".
Come mai?
"Perché è stato comunque un centravanti forte. Lui è venuto all'Inter ed è migliorato tantissimo, poi sotto porta sbaglia veramente poco. Come potenza, come completezza di giocatore è veramente completo".
Aveva anche un bel rapporto con lui.
"Sì, sì, assolutamente. Ci sentiamo ancora oggi".
Come la chiamava?
"Tonino, Toni".
Qual è il suo sogno adesso?
"Continuare così, gioire insieme ai nostri tifosi e rimanere in Serie A. Il nostro obiettivo è quello e ce lo porteremo fino alla fine. Con il duro lavoro, con l'entusiasmo e con l'umiltà si raggiungono risultati incredibili. Questa è la dimostrazione che ha dato la Salernitana l'anno scorso. Quest'anno dobbiamo ripeterci, sappiamo che ci sarà da lottare, ma siamo pronti per farlo, quindi siamo pronti per riniziare il nostro cammino, che è quello di salvarci il prima possibile".