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Rush finale, Lazio: Sarri spera in un esterno, poi in estate la rivoluzione

di Riccardo Caponetti
Fonte: Dall’inviato a Roma
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Zero tiri in porta contro l’Inter in Supercoppa in Arabia, zero nello specchio contro il Napoli domenica in campionato. È lampante il problema offensivo della Lazio, che è diventata prevedibile, lenta e poco cinica. Lo testimonia anche il numero di gol realizzati in A: 24 in 21 partite, nessuno tra le prime 10 in classifica ha fatto peggio (il Bologna è a 25, l’Atalanta quarta addirittura 37). Ecco perché Sarri spera in un rinforzo in attacco, un giocatore giovane che può portare dinamismo, intensità e nuova linfa al reparto.

In entrata: un attaccante per superare il mal da gol
Tanti nomi sono stati proposti: Bernardeschi in prestito per 6 mesi, il ritorno di Candreva, El Ghazi che ha appena rescisso con il Mainz per questioni politiche. Nessuno di loro per il momento ha convinto, soprattutto per una questione anagrafica visto che la Lazio vuole cominciare un nuovo ciclo con giocatori giovani e affamati. Corrisponde a quest’identikit il classe 2000 Cambiaghi dell’Atalanta in prestito a Empoli: la Dea però non lo lascia partire per almeno 10 milioni. Nelle ultime ore è rimbalzato anche un nome inglese, Clarke, autore di 13 gol con il Sunderland in Championship.

In uscita: Kamada rimarrà, Kamenovic ha le valigie in mano
Ceduto a inizio mercato Basic, la Lazio a centrocampo rimarrà così: il croato era infatti considerato un fuori rosa. Lotito si sarebbe mosso in entrata solo in caso di cessione di Kamada, ipotizzata a ridosso di capodanno (interessava al Galatasaray) ma non concretizzata: salvo clamorosi ribaltoni, il giapponese rimarrà. Un altro esubero è Kamenovic, ormai con la valigia in mano e pronto a una nuova avventura dopo quella negativa dell’anno scorso allo Sparta Praga.

In ottica giugno: in attacco sarà rivoluzione, rebus centrocampo
La rivoluzione principale di giugno sarà in attacco. Felipe Anderson è in scadenza e ha un accordo verbale con la Juventus, quindi potrebbe andare via a zero. Zaccagni aspetta il rinnovo (l’attuale accordo termina nel 2025) e l’agente non le ha mandate a dire a Lotito; Immobile vorrebbe finire la carriera alla Lazio, ma se dovessero risuonare le sirene arabe non è scontata la sua permanenza mentre Pedro terminerà la sua avventura a Formello. Gli unici sicuri di rimanere, sono Castellanos e Isaksen, gli ultimi due arrivati. Insomma, a giugno l’attacco può essere rivoluzionato. Se la difesa non necessita di urgenti rinforzi (se qualcuno va via, come Marusic, va sostituito) qualche ragionamento in più si può fare a centrocampo. Con Kamada che non ha convinto e può andare via a zero (ha firmato per un anno con opzione): doveva essere l’erede di Milinkovic, è finito in panchina dietro le gerarchie. In bilico anche Vecino, che potrebbe scegliere una nuova avventura. Anche se solo uno di loro dovesse partire, è evidente che il ds Fabiani dovrà consegnare a Sarri (se rimane, ovviamente) un profilo importante a centrocampo.

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