Rush finale Fiorentina: Gudmundsson, Bonaventura, Belotti, Carboni. Tutti gli scenari
È stato un pazzo lunedì, quello di ieri, per il mercato della Fiorentina. Come a reagire di pancia alla sfortunata sconfitta casalinga con l'Inter e al silenzioso grido di aiuto lanciato da Italiano sul post-partita, l'ennesimo questa volta mascherato da "no comment". E allora ecco avviarsi un rincorrersi di voci e di piste per l'attacco, una dietro l'altra. Ha inaugurato Valentin Carboni, i cui agenti si sono presentati alla sede dell'Inter nel primo pomeriggio portando un'offerta viola da 12 milioni di euro più bonus. Rispedita al mittente, non basta neanche il doppio per il talento argentino del 2005.
Vai perciò su Albert Gudmundsson, antico pallino (specie per Italiano) già seguito anche l'estate scorsa. C'è qualche nuovo dettaglio sul percorso, però: rispetto ad allora si è rivelato come uno dei migliori del campionato per rendimento, nel frattempo il Genoa ha anche ceduto Dragusin e chiede almeno 30 milioni di euro. La trattativa è difficile e di tempo ne è rimasto poco, la Fiorentina non si sta ancora avvicinando abbastanza alle richieste.
Sullo sfondo rimane Andrea Belotti, che sta respingendo fin dove possibile ogni tentazione estera con la voglia di rimanere in Italia, più nello specifico di approdare a Firenze, come già avrebbe potuto fare nell'estate 2022 quando però alla fine scelse la Roma. Deve fargli posto Nzola, in ogni caso.
Infine, Giacomo Bonaventura. Sono emerse voci di Juventus, sarebbe forse meglio restringere il campo ad Allegri. Il tecnico bianconero è un grande estimatore dell'esperto centrocampista e flirta con l'idea di arricchire la sua mediana. Dovrà riprovarci a giugno, al massimo. Ben cosciente che è in scadenza a fine giugno con la Fiorentina, pur avendo nel contratto un'opzione automatica fino al 2025 che si attiverà in caso raggiunga il 70% delle presenze.