Roma, De Rossi e il tabù big match. Si affida a Lukaku per sfatarlo
Daniele De Rossi in tre settimane ha portato punti e buon umore. Ora, però, va a caccia di conferme contro l’Inter, in quello che sarà il primo scontro diretto della sua avventura giallorossa. Affronterà un vero e proprio tabù, quello dei big match. Uno scoglio che nemmeno José Mourinho era riuscito ad abbattere e i numeri della stagione in corso lo dimostrano: appena sei punti su ventiquattro a disposizione contro le prime sette della classifica. Una sola la vittoria, quella con il Napoli prima di Natale, poi tre pareggi e quattro sconfitte. Un bottino scarso per una rosa il cui obiettivo dichiarato dalla società è tornare in Champions League. Ecco allora che DDR avrà il compito di provare a invertire questo trend, consapevole di quanto oggi l’Inter sia la vera squadra da battere in campionato. Due le armi a disposizione del tecnico giallorosso: il fattore Olimpico e una squadra che dopo l’emergenza sta tornando a riscoprire cosa sia l’abbondanza. Ma un peso incidente nei risultati della Roma lo ha anche il rendimento dei suoi top player e se Dybala è tornato a un buon livello, adesso De Rossi aspetta gli acuti di Romelu Lukaku. Quindici gol in stagione fin qui per Big Rom, ma solamente due nel 2024 (uno in Coppa Italia contro la Cremonese e l’altro al Verona). Troppo poco per chi è chiamato a fare la differenza.
Il belga, però, di fronte ritroverà i compagni con i quali l’addio è stato tutt’altro che rose e fiori. Basti pensare all’accoglienza riservata dai tifosi nerazzurri al suo ritorno a San Siro. Una pioggia di fischi che ha annichilito Romelu, con la speranza di De Rossi che questa volta a dargli una carica in più possa esserci l’affetto del pubblico di casa. Al resto penserà la voglia di rivalsa verso un club che lo ha dipinto come un traditore dopo che in estate ha flirtato con Juve e Arabia, mentre trattava con l’Inter. Sicuramente Romelu sarà al centro dell’attacco con Dybala ed El Shaarawy ai suoi lati in un 4-3-3 che fino a oggi ha portato a tre successi in altrettante partite. Con la rifinitura da svolgere domani, la sensazione è che De Rossi possa confermare in blocco la formazione vista lunedì con il Cagliari nonostante i tanti recuperi e un'infermeria tornata a svuotarsi. Gli unici non arruolabili, infatti, sarebbero Abraham (per infortuno) e Ndicka (in finale di Coppa d'Africa). Tornerà Azmoun dalla Coppa d'Asia, così come Spinazzola e Smalling dovrebbero esser convocati. Entrambi partirebbero dalla panchina, garantendo comunque quella soluzione in più che spesso è mancata alla Roma di Mourinho fino a Natale.