Roma, caro Allianz ancora tu: Mou aspetta Vina e lancia Calafiori
Ci sono stadi diversi da altri: per storia, tradizione o semplicemente perché rievocano piacevoli ricordi. E’ il caso dell’Allianz Stadium per Calafiori, tra i pochi giallorossi ad avere un ricordo di uno stadio che da quando è nato è stato espugnato una sola volta dalla Roma e proprio nel giorno dell’esordio da titolare di Riccardo. Per carità, la partita non contava più nulla, i bianconeri erano già campioni d’Italia e i giallorossi puntavano all’ottavo di finale d’Europa League contro il Siviglia, ma nonostante questo la prima volta dall’inizio in Serie A non si dimentica mai, soprattutto se coincisa con un successo in una terra solitamente ostile. Quattordici mesi dopo quella sera Calafiori si prepara a viverne un’altra e la speranza è che possa essere ancora migliore. Vina, infatti, rientrerà solamente sabato mattina dall’Uruguay e farà appena in tempo a svolgere la rifinitura: per questo partirà per Torino ma si accomoderà in panchina. Mourinho, dunque, sarà chiamato a fidarsi di Calafiori, un calciatore che apprezza molto e lo ha dimostrato ancor prima di sbarcare nella Capitale postando un video sul suo profilo Instagram dove attraverso WyScout studiava l'identikit del calciatore. Il pre-campionato poi è stato buono, ma le gerarchie, per il momento, sono chiare.
Vina è la prima scelta, a Riccardo manca ancora un po’ di esperienza, ma quando è stato sollecitato dallo Special One ha sempre risposto bene. Dopo la gara persa con il Verona, ad esempio, aveva un po’ tirato le orecchie all’ex Primavera. “Deve essere più uomo” aveva detto dalla pancia del Bentegodi spiegando come la prestazione del 13 giallorosso fosse stata limitata al compitino. Con l’Udinese, pronti via, è arrivata la risposta del giocatore che con un suo coast to coast è riuscito poi a mettere un cross al centro per il gol vittoria di Abraham. “Mourinho ti distrugge psicologicamente, ma con lui cresci” aveva detto ad agosto Calafiori e la speranza dello Special One è che Riccardo sia cresciuto già a sufficienza per reggere un match delicato come quello con la Juve di domenica.