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Ponciroli: “Osimhen in Arabia è triste. Fiorentina ad oggi inguardabile”

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di TMWRadio Redazione
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Editoriale con Fabrizio Ponciroli, intervistato da Alessandro Santarelli
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Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Fabrizio Ponciroli. Queste le sue parole:

Come hai accolto questa nuova Champions?
“È una formula interessante, mi dà la sensazione che possano cambiare tante cose e godiamocela. Credo che con una formula del genere sia molto difficile fare previsioni, bisognerà vedere il calendario e capire quando affronterai le avversarie. Sulla carta le sfide che attendono l’Inter non mi sembrano complicate, forse perché la reputo la squadra più da Champions. Credo possa arrivare tra le prime otto, il Milan sembra avere il cammino più semplice ma deve riprendere il filo del discorso con la Champions e ci vorrà tempo. Deve credere in sé stesso il Milan e ritrovare il DNA europeo, il vero Milan avrebbe affrontato queste avversarie senza problemi. La Juve non ha un calendario semplice, ci sono molte insidie. Spero che nelle prime giornate ci siano partite più semplici, così da godersi poi dopo le sfide più toste. L’Atalanta ha dimostrato che in Europa può fare quello che vuole e stupire chiunque. Il Bologna se la deve godere senza guardare la classifica, godersi soprattutto i big match al Dall’Ara senza pensare a come andrà”.

Osimhen in Arabia cosa rappresenta?
“È triste, questa è la parola giusta. Capisco tutto, capisco che si aspettasse qualcosa di diverso, però è tristissimo perché hai l’impressione che abbia scelto la soluzione più facile e più economica. Poi si parla di questa clausola per l’Europa, però intanto passi un anno lì. Avevo esultato per la permanenza di Dybala, ci sono rimasto male quando Osimhen ha fatto intendere che avrebbe accettato l’Arabia. Si aspettava offerte importanti dall’Europa, evidentemente non è il momento giusto per quelle cifre. Per me è uno dei primi cinque attaccanti al mondo, ma ha avuto fretta. Doveva farsi un altro anno a Napoli con Conte, quella era la soluzione più intelligente. Con Conte avrebbe fatto benissimo e sarebbe andato dove voleva. Poi Conte è molto particolare, ma non uno stupido. Se Osimhen avesse detto che era pronto ad andare in guerra con lui, Conte lo avrebbe preso come suo attaccante di riferimento a Napoli”.

La Fiorentina ha rischiato un’eliminazione clamorosa.
“Ho sofferto tantissimo, ma c’è stato un momento in cui ho avuto la certezza del passaggio della Fiorentina. In queste partite se sopravvivi a occasioni d’oro, beffa al 97esimo e doppia inferiorità numerica, ai rigori ero sereno. Certo De Gea ha fatto un grande intervento, ma la Fiorentina in questo momento è inguardabile. Ci sono buchi difensivi enormi, se solo la Puskas Akademia avesse avuto un allenatore più volenteroso con i cambi la Fiorentina sarebbe andata a casa. Era sulle ginocchia vista la doppia inferiorità numerica, ma in campionato questa Fiorentina sarebbe un disastro. È una squadra scollata, a livello difensivo non c’è armonia, questa difesa a tre mi lascia perplesso. L’unica nota positiva è che forse hanno trovato l’attaccante che fa gol, è un paradosso pensare che ora la Fiorentina possa aver risolto la questione attaccante e non sia presentabile in difesa”.

Chiesa-Liverpool come la giudichi?
“Poteva evitare la polemica inutile sul contratto, bastava un grazie ai tifosi. Ha fatto la scelta migliore, alla Juve Chiesa non poteva più stare. Va in una squadra dove non sarà titolare, entra come secondo o terzo cambio e quindi sarà più sereno, avrà tutto da guadagnare. Alla Juve avrebbe dovuto sempre fare grandi partite, questo Chiesa fatica molto a dare continuità alle prestazioni. Non mi mancherà, ha fatto delle grandi cose con la Juve ma ricordo soprattutto le prestazioni negative, perché sono state troppe. Spiace perché è un ragazzo italiano, un altro pezzo importante che va all’estero ma in Italia non c’era un luogo adatto a lui. Roma non mi sembra la piazza giusta, penso che andare all’estero sia la scelta giusta, specialmente la Premier League”.

Come giudichi la situazione Milan?
“Non è bello che un allenatore debba assumersi tutte le responsabilità dopo sole due giornate. Capisco che debba proteggere i giocatori, ma poteva aggrapparsi a qualsiasi alibi dopo sole due giornate. Non è bello anche che un giocatore dica in diretta tv che stava cercando di capire cosa fare in campo. Un conto è dirmelo in privato, un conto è dirlo in diretta tv. Non ho nulla contro Musah, però è un’uscita grave”.

Quello che sta succedendo in casa Roma ti sorprende?
“I giallorossi sono un mondo di persone complicate. Non riescono mai a dare gioia continuativa al loro popolo. Arriva la bella notizia di Dybala che consolida l’ambiente, poi succede di tutto. Questo mercato frenetico, la questione Danso, la cessione di Bove. La Roma non riesce mai ad essere serena. Quando era serena ha sempre fatto grandi risultati. Ho letto di De Rossi già massacrato, ma come è possibile che lo scorso anno era il salvatore della patria e ora è un incompetente? Non parlo di tifosi, ma di colleghi che parlano di confusione e che De Rossi dovrebbe lasciare. Stiamo scherzando? Sono schifato da tutto questo, passa il tempo e la situazione peggiora, forse solo per avere più visibilità sui social. La squadra c’è, ma c’è una pressione incredibile e si alimenta sempre questa pressione in maniera negativa”.

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