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Parma, Carli: "Prima di Udine otto casi Covid ma mai abbiamo pensato di non partire"

di Niccolò Pasta
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Marcello Carli, ds del Parma, è intervenuto in conferenza stampa per la presentazione di Maxime Busi e di Juan Francisco Brunetta, rispondendo anche a qualche domanda sulla stagione del Parma, che ha conquistato sei punti fino a questo momento: "Non abbiamo potuto presentare prima questi ragazzi per motivi che sono chiari, ora ne rimangono due, forse ne abbiamo presi troppi (ride, ndr). Siamo contenti di presentarli, sono qui con noi, stanno entrando a pieno regime e abbiamo grande fiducia in tutto il gruppo e in questi due giovani che siamo convinti potranno darci una mano e soddisfazioni. Sono a vostra disposizione, do il benvenuto ai ragazzi: devono comportarsi bene e il resto sarà il campo a far vedere le loro qualità". 

Un bilancio?
"Per prima cosa voglio parlare dei due ragazzi, che come tutti i componenti della rosa sono giocatori importanti e la cosa più importante per noi è averli tutti a disposizione. E' normale che ci siano difficoltà, noi siamo come gli altri e io dico di non piangersi addosso e le difficoltà ci sono per tutti. Noi siamo stati atipici perché venivamo da un cambiamento totale, e questo cambiamento totale, farlo senza giocatori, diventa impossibile. Avere il gruppo al completo, abbiamo fatto due allenamenti la scorsa settimana con tutta la squadra e la sensazione è stata bella, vedere i ritmi che si alzavano. Il problema è proprio l'allenamento, perché quando hai 24-25 ragazzi che fanno allenamento viene un livello altissimo e la crescita è immediata. Mi spiace per Busi, l'abbiamo seguito tanto con una società rognosa, è stata una trattativa lunga. Lui ha avuto questo problema in Coppa, prima che finisse il mercato, un problema che ci ha messo in difficoltà però pensando a età e in lungo siamo riusciti nell'ultimo giorno a prenderlo ugualmente nonostante sapevamo avesse questo stiramento. Sta reagendo bene, fa benissimo a dire che non sa quando rientra e crediamo possa tornare a disposizione per la partita con la Roma o dopo, ci dà sensazioni positive. Bilanci non ne faccio, se siamo stati bravi non lo so, io so che siamo un gruppo con grandissimi margini di miglioramento. I punti che abbiamo li teniamo, sono giusti per quanto espresso. Non vengo a dire abbiamo sei punti perché o per come, li abbiamo perché li abbiamo meritati. Il nostro obiettivo è chiaro, con il presidente ci siamo confrontati tanto, per noi è fondamentale la salvezza, perché salvandoci potremo avere un futuro importante fatto di programmazione e di ragazzi che sono destinati a crescere. Vedo ragazzi che l'anno scorso in difficoltà fanno partite straordinarie, come il Milan e Leao. Sappiamo che coi ragazzi ci vuole tempo, ma non deve essere un alibi. Domani dobbiamo fare un grande allenamento e per farlo ci vuole il gruppo a disposizione. Brunetta è arrivato e ha avuto il Covid che per quindici giorni ce lo ha tolto, e anche nelle visite abbiamo voluto essere sicuri al 100% e ci siamo attardati. Abbiamo margini di miglioramento importanti, se saremo stati bravi lo vedremo a fine anno. E con il gruppo al completo non ho paura di nessuno".

Liverani lo vede tutti i giorni, come lo vede in questo periodo?
"Il mister sta vivendo con grande passione, questo è il suo modo per aiutarli e in ogni modo ci prova, anche urlandogli nelle orecchie, sempre in modo per aiutarli, non per porsi in maniera di criticare. Lui in testa ha una cosa e vuole portarla avanti. Ho visto un allenatore positivo, che non si è lamentato di nulla e quando siamo partiti per Udine avevamo otto casi Covid e nessuno ha mai pensato di non partire, non vogliamo avere alibi e anche se fossimo in dieci partiremmo comunque. Liverani non si piange addosso, sa che non è stata la situazione migliore ma non è stupido, vede che si può migliorare e noi dobbiamo solo andare in campo e fare un grande allenamento: questa è la strada per crescere. Il Covid c'è per tutti, dobbiamo trasmettere positività alla gente, perché si gioca a calcio per questo altrimenti chiudiamo tutto. A me dispiace essere qui a Parma e non aver visto la gente allo stadio, lo guardavamo prima anche per aspettare di migliorarlo, ed è stupendo. Vederlo pieno sarebbe la nostra più grande vittoria. Se avremo lavorato bene avremo fiducia, se lavoreremo male la colpa sarà mia e me ne prenderò le colpe. So qual è il mio ruolo e il mio lavoro, per non avere responsabilità facevo un altro lavoro. Mi piacerebbe avere i ragazzi al campo e a giocarsela tutti insieme".

Cantiere aperto?
"Se passa come un alibi è la più grande sconfitta che possiamo avere: chi cerca alibi è il più grande perdente che esista. Il cantiere aperto è perché se vuoi fare un quadro e non hai i colori devi aspettare. Il Mister è stato molto intelligente, quando ha capito che serviva concretezza per dare forza ai ragazzi lo ha fatto, e ha mostrato di essere intelligente. Brunetta lo abbiamo preso perché ha le caratteristiche per farci crescere, Busi pure, come Sohm, Cyprien, Alves e tutti gli altri, a noi sono mancati i giocatori importanti in tutti i ruoli. Brunetta si dovrà guadagnare il posto ma ci può far crescere, allenandosi a mille all'ora. Vorrei che ci fosse grande competizione, anche Mihaila vorrei che tornasse in fretta. Le squadre forti crescono se hanno 24-26 giocatori forti che si danno battaglia in settimana. In 12-13 difficilmente si migliora. Il campo lo dimostrerà, se avremo fatto bene o male. Il calcio è l'unico mondo in cui non si può bluffare. Siamo undici contro undici e o sei bravo o no. Il tempo dirà come avremo lavorato, e ho grande fiducia. Vorrei che Busi stesse bene, che si potesse allenare e dopo ce la giocheremo. Se saremo bravi vinceremo, se saremo scarsi perderemo. Non vorrei passasse l'alibi del momento, volevamo sottolineare che la squadra si è compattata, non abbiamo fatto un calcio spettacolare anche perché non ne avevamo forse le possibilità, ma abbiamo portato a casa roba e punti". 

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