Palladino, Gilardino, Juric e Gasperini figliocci di Capozucca. Il dirigente li racconta
Non solo uno dei grandi protagonisti del presente in Serie A come Thiago Motta, perché nell'intervista rilasciata a Tuttosport da Stefano Capozucca, direttore sportivo della Ternana, c'è spazio anche per le personali valutazioni del dirigente su altri profili con i quali ha avuto modo di lavorare a diretto contatto.
Ad esempio, Raffaele Palladino del Monza: "Anche lui è pronto per i massimi livelli, non pensavo avesse uno sviluppo così importante a livello gestionale. Diventato bravissimo, ha sfruttato al meglio l'avere un maestro come Galliani alle spalle".
Un altro che si sta facendo notare dei suoi "figliocci" è Alberto Gilardino, tecnico del Genoa: "Sta coronando un percorso splendido. Mi piace per serietà e compostezza. Magari è poco pubblicizzato per il suo carattere introverso ma è bravissimo. Quest'anno ha messo in difficoltà tutte le big e legge bene le partite".
Uno dei discepoli di Capozucca è anche Ivan Juric, guida tecnica del Torino: "Ha lo stampo del maestro Gasperini... In fondo tutti questi nuovi allenatori sono figli di Gian Piero. Juric magari non ha centrato risultati straordinari, ma ha reso il Torino una certezza. Prima di lui si giocavano le salvezze, con lui sempre tra le prime dieci".
Conclusione su Gian Piero Gasperini, il punto apicale di questa nuova scuola secondo Capozucca: "Non capisco perché non approdi in una big italiana. In questi anni l’hanno cercato più all’estero, un mistero. Gian Piero è senza dubbio uno dei migliori d’Europa. Prima del suo arrivo l’Atalanta lottava per non andare in B. Gasp non ha vinto scudetti, ma ha conquistato 2 volte la Panchina d’Oro: dimostra tutto il suo valore".