Oltre la sconfitta. Ritmi alti e intensità: Inter, è questa la strada da seguire in Champions
A fine primo tempo in tanti a San Siro, fra i 37mila osservatori, sono andati a prendere birra o caffé con buone sensazioni. E qualche preoccupazione, certo. Perché l’Inter vista nei primi 45’ della sfida col Real Madrid è sembrata davvero una squadra europea, per timbro e intensità data al match. E infatti lo stesso Ancelotti nel post partita ha elogiato questo aspetto dei nerazzurri, sottolineando come gli alti ritmi imposti da Lautaro e compagni abbiano messo in forte difficoltà un Real aggrappato alle manone di Courtois.
L’inizio di ripresa è stato simile nei concetti, ma pure nei risultati. Ritmo, intensità, buone trame e nessun gol. Di fatto l’unico problema (e che problema…) di un’Inter che il pubblico ha comunque apprezzato. Contro il volponi del Real, sebbene fosse una squadra infarcita di giovani, certe mancanze le paghi eccome. E infatti quando la stanchezza è affiorata prepotente e il ritmo è calato, i Blancos hanno punito lasciando ai nerazzurri i soliti interrogativi europei. La strada è quella giusta, la Champions League richiede caratteristiche che la partita ha mostrato. Cosa manca? Il gol appunto, non certo un dettaglio. Specialmente contro il Real Madrid.