Multa ed Europa in dubbio, la strana antivigilia di Mancini contro il Milan
Da Trigoria alla giustizia sportiva, oggi in casa Roma il protagonista è uno soltanto: Gianluca Mancini. In dubbio per l’andata dei quarti di finale dell’Europa League contro il Milan, il difensore giallorosso ha fatto parlare di sé per i festeggiamenti post derby che lo hanno visto sventolare sotto la Curva Sud una bandiera anti Lazio. Il Giudice Sportivo ha inflitto al calciatore una multa di cinque mila euro, ma solo dopo aver chiesto, nella mattinata, alla procura federale di trasmettere gli atti dell’indagine che nel frattempo il procuratore Chiné aveva avviato. “Decido io”, è in sostanza il messaggio lanciato dal Dott. Mastrandrea, la cui sentenza non si è fatta aspettare. Capitolo chiuso, almeno quello giudiziario, perché ora De Rossi dovrà capire se Mancini sarà a disposizione per la gara di giovedì sera a San Siro. Qualche problema fisico lo aveva accusato già nel primo tempo contro la Lazio, al punto che il tecnico romanista aveva mandato Hujsen e Smalling a scaldarsi. Il loro ingresso non è servito perché il 23 giallorosso è voluto restare in campo nonostante il dolore e la sensazione è che proverà a stringere i denti anche contro il Milan.
Intanto oggi ha svolto lavoro personalizzato e il vero test sarà quello nella rifinitura di domani. “In partite come queste esco solo se ho una gamba rotta”, ha detto dopo il derby e lo stesso vale per l’andata d’Europa League contro i rossoneri. Nessuno, però, a Trigoria vuole rischiare più del dovuto per questo De Rossi sta studiando già le alternative che sono obbligate perché se Mancini non dovesse giocare l’unico altro centrale a disposizione sarebbe Smalling. Ndicka, infatti, è squalificato, Huijsen fuori dalla lista Uefa e per questo rimarrebbero Llorente e l’inglese a guidare un reparto che a differenza di sabato vedrebbe anche Spinazzola al posto di Angelino. Per il resto non dovrebbero esserci altri cambi perché per De Rossi non è questo il momento di fare turnover. Ecco allora che davanti toccherà ancora a Lukaku, affiancato da Dybala ed El Shaarawy, con Pellegrini, Cristante e Paredes a formare la cerniera di centrocampo.