Morata e l'Inter. Certi amori non nascono e a volte è una fortuna per tutti
Nella gara d'andata la presenza di Alvaro Morata è mancata come l'aria all'Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone. Solo in panchina per le non perfette condizioni fisiche, l'ex attaccante della Juventus è un vero e proprio fattore in questa stagione per i Colchoneros e oggi contro la formazione di Simone Inzaghi sarà certamente un uomo da tener d'occhio per il pacchetto arretrato nerazzurro. E che proprio di recente avrebbe potuto essere... Un attaccante dell'Inter.
La rivelazione (ufficiale) di Morata
E' stato lo stesso Morata a parlare e a raccontare il retroscena. "Ho un ottimo rapporto con l'allenatore (Inzaghi, ndr) e il direttore sportivo (intende però Marotta, l'ad, ndr). Marotta mi aveva preso alla Juventus... Eravamo veramente vicini, per mia fortuna avevo diverse opzioni ma poi ho parlato con l'allenatore (Simeone, ndr) e credo di aver preso la decisione migliore rimanendo all'Atletico. È stato un colloquio diretto, faccia a faccia, avevamo tanti pareri condivisi. Ho sempre ammirato Simeone come allenatore, è un piacere ora lavorarci insieme. C'erano altre occasioni in cui non mi sentivo così, ma quest'estate la società ha fatto di tutto per trattenermi. Spero che un giorno vinceremo un titolo insieme così che potrò ricordare per sempre quella conversazione".
La scelta azzeccata del Cholo
Come detto, Morata in questa stagione è un vero e proprio fattore per i Colchoneros. 14 reti nella Liga, 5 in Champions, 1 in Coppa del Re. La punta classe 1992 di Madrid è pronta per essere un protagonista anche in estate di quello che presumibilmente sarà il suo ultimo Europeo da protagonista. Ma per il futuro c'è ancora tempo così come per il passato. Lukaku prima, Thuram poi, l'Inter non ha il rimpianto Morata. E lo stesso vale per il giocatore, rinato e tornato grandissimo all'Atleti. Certi amori non nascono, figuriamoci se ritornano. Ma talvolta, va bene così, per tutti.