Mifsud, il Messi malese, sulla sfida di domani: "Bisogna crederci, il calcio è cambiato"
Michael Mifsud, 46 reti in nazionale, il 'Messi maltese', ha parlato ai microfoni di gazzetta.it della sfida di domani tra la sua Nazionale: “Per questo bisogna crederci. Il calcio è cambiato, non solo a Malta. Quando giocavo io si ragionava con il kick and run, ovvero calcia la palla il più lontano possibile dall’area e corri in contropiede. Adesso non è più così. Dietro imprese simili c'è sempre un grande gruppo. Se la Macedonia del Nord e l’Albania hanno centrato una storica qualificazione all’Europeo, allora può farlo anche Malta. Certo, serve parecchio tempo, ma in fondo si gioca per questo”.
Alla guida della nazionale c’è Michele Marcolini, cosa pensa di lui?
“Ho avuto la fortuna di conoscerlo qualche mese fa, abbiamo parlato a lungo dei suoi obiettivi, della sua filosofia di gioco, di ciò che vorrebbe realizzare da noi. Fin qui ha fatto un ottimo lavoro”.
Lei a Malta è una leggenda, un nuovo Mifsud ci sarà mai?
“Spero di sì. In nazionali come la nostra il gruppo è la chiave di volta del successo, ciò che ho fatto non l'ho mai realizzato da solo”.
Il giocatore più talentuoso della nazionale?
“Se devo dirne uno cito Teddy Teuma. Gioca nel Reims ed è un ottimo centrocampista. Ha giocato diversi anni con l’Union St. Gilloise in Belgio. È molto bravo tra le linee e sa anche segnare”.