Messi, addio al Barcellona. La FIFA e l'articolo 17 in soccorso dell'argentino
Nella battaglia tra Lionel Messi e il Barcellona potrebbe essere decisiva... la FIFA. L'attaccante argentino, infatti, potrebbe affidarsi al massimo organo calcistico mondiale per liberarsi dal club catalano. In che modo? Lo spiega proprio la FIFA negli articoli relativi al "regolamento per lo status e i trasferimenti dei giocatori": Messi non può interrompere il suo contratto per "giusta causa" (articoli 14 e 15) perché è stato coinvolto in più del 10% delle partite ufficiali con la squadra blaugrana nella passata stagione.
Al contrario, può tornare utile l'articolo 17, che parla di "interruzione contrattuale senza giusta causa". Questo prevede che i contratti non possano essere interrotti durante il cosiddetto "periodo protetto", ossia due intere stagioni dalla firma del contratto stesso (tre per gli Under-28). Un periodo che l'argentino ha già completato, avendo rinnovato l'ultima volta nel 2017. Grazie a questo, il giocatore e il suo futuro club non sarebbero soggetti ad alcuna sanzione sportiva, ma ovviamente dovrebbero corrispondere un cospicuo risarcimento al Barcellona, calcolato in base alle leggi in vigore in Spagna e ad alcuni "dati oggettivi", come lo stipendio del calciatore e la durata residua del contratto.