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Mauro sulle polemiche di Lotito post Lazio-Milan: "Poco credibile parlare dopo un ko"

di Tommaso Bonan
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"Non c'è dubbio che il Var in tante occasioni sia fondamentale. Bisognerebbe saperlo usare e avere più rispetto del gioco. Sono sempre stato scettico su questo aggeggio, lo chiamo così per sfotterlo. Credo condizioni la prestazione dell'arbitro e abbia annullato completamente il lavoro del guardalinee. Certamente il Var viene usato in maniera furbesca dai calciatori per ottenere il massimo da interventi che quando giocavo io facevano parte del gioco. Step on foot mi sembra un'espressione fuori dal mondo. In un gioco in cui si usano i piedi, arrivare leggermente in ritardo e sfiorare un avversario senza affondare non è mai fallo in un calcio dove il contatto è fondamentale. Non si può pensare di giocare senza contatti. Con la moviola ogni contatto è fallo. Mi rendo conto che è l'era della tv, quindi è difficile rinunciarci a una macchina del genere. Bisogna fare un protocollo serio e far intervenire il Var solo in certe occasioni. Sennò la partita diventa un gioco alla PlayStation". Così Massimo Mauro, doppio ex di Napoli e Juve, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sullo scontro diretto di ieri sera al Maradona.

Confermerebbe Allegri sulla panchina della Juventus? "Ha fatto un buonissimo lavoro, soprattutto considerando il periodo che ha vissuto la Juve e le difficoltà che non avevano nulla a che fare con il campo. Allegri è stato il condottiero della società e della squadra. Se la Juve vuole avere un futuro e tornare a fare concorrenza per lo scudetto, penso che Allegri sia la persona giusta. La Juve è fatta di tanti giovani, tanti ragazzi, l'età media è scesa: Allegri ha fatto davvero un buon lavoro".

In cosa ha visto un Napoli diverso? Calzona traghettatore a prescindere? "Mi auguro che Calzona venga confermato: conosce bene l'ambiente, gioca alla stessa maniera di Sarri e Spalletti. Se non ci sarà runa rivoluzione dei giocatori, penso che Calzona sia l'allenatore ideale. Ieri si è rivista una parvenza della squadra che ha vinto lo scudetto: tanto possesso palla e Lobotka tornato il capo del controcampo. Con un po' più di equilibrio in difesa, Il Napoli è quello che ha vinto lo scudetto. Deve ritrovare una solidità difensiva e le giuste distanze. Calzona è l'uomo giusto, spero non cambino più e si concentrino molto più sui giocatori".

La serata storta di Vlahovic: "Per un centravanti è fondamentale fare gol, ma quando un attaccante ha 3-4 occasioni da gol, vuol dire che ha giocato bene. Non bisogna giudicare la prestazione solo se si segna. Ieri Vlahovic e tutta la Juve hanno fatto una grande partita di fronte a una squadra che ha ripreso a giocare bene".

Lotito e le polemiche post Lazio-Milan: "Quando si parla dopo una sconfitta attribuita agli errori dell'arbitro, si è poco credibili. Bisognerebbe parlare dopo aver studiato i problemi del calcio e contributo magari a costituire una commissione di ex arbitri, presidenti e calciatori che pensa come migliorare il lavoro di tutti".

Inter può puntare anche alla Champions? "L'Inter ha l'obbligo di puntare a vincere la Champions. L'esperienza dell'anno scorso ha dato a tutti i giocatori una consapevolezza della propria forza importantissima. E soprattutto l'ha data a chi non è titolare di questa squadra. Chiunque entra, fa una grande prestazione. Un lavoro straordinario da parte di Inzaghi e della società, ha costruito un gruppo di giocatori intelligenti. Hanno tutti lo stesso obiettivo: vincere e giocare bene".

Impatto allenatori: "Gli allenatori sono diventati importanti, basta guardare alle storie di De Rossi alla Roma, di Thiago Motta al Bologna e di Vivarini al Catanzaro, la mia squadra del cuore. Spero di diventare presto un tifoso di Serie A. L'impatto di De Rossi è stato straordinario Mourinho è stato un grande, ha vinto di tutto in carriera, però la squadra con lui era un disastro. Come d'incanto arriva De Rossi e le cose cambiano, gioco e risultati".

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