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Mandorlini: "Inter, Inzaghi è già a un livello molto, molto alto. Lautaro è nato pronto"

Esclusiva TMW
di Alessio Del Lungo
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Chi ha giocato nell'Inter per ben 7 anni e sa che cosa significa lottare per traguardi ambiziosi come lo Scudetto è Andrea Mandorlini, che nella sua intervista a TuttoMercatoWeb.com ha parlato della stagione dei nerazzurri: "L'eliminazione dalla Champions è il neo della stagione, ma il calcio è così. All'andata gli uomini di Inzaghi meritavano molto di più, gli episodi non sono stati sfruttati, ma rimane una grandissima annata. Ora conta chiudere in fretta questo campionato ampiamente meritato per il gioco mostrato. Non si può far più niente".

Era lecito attendersi qualcosa in più in Champions?
"Nel calcio può succedere di tutto, anche se sei migliore del tuo avversario. Gli episodi e le situazioni possono girare. I rigori sono una lotteria, credo che il cammino era giusto. L'unico rammarico è l'andata, dove l'Inter meritava ampiamente di vincere con più di un gol di scarto".

Dove Inzaghi è migliorato in modo evidente?
"Non mi permetto neanche di dirlo... Sta dimostrando ampiamente la sua bravura, ha vinto tante coppe, spero che vinca lo Scudetto... Il suo livello è molto, molto alto, i miglioramenti si sono visti, la squadra gioca a memoria. Se si esprime così il merito dell'allenatore è grandissimo e si vede. C'è entusiasmo, velocità nella manovra, la squadra crea tante situazioni... Cosa chiedere di più?".

È già paragonabile ai grandissimi allenatori?
"Difficile dirlo. È giovane e ha margini di miglioramento, può vincere ancora molto… I paragoni sono strani da fare. Non so se arriverà ad Ancelotti o Guardiola, ma sta facendo più che bene. Non è mai bello fare paragoni comunque".

Lautaro Martinez non è ancora decisivo in Europa come in Italia.
"È nato pronto. Parliamo di un giocatore che ha fatto tanti gol, è molto giovane e mi auguro che arrivi in fretta il rinnovo di contratto. Penso sia un punto fondamentale per un futuro immediato roseo dell'Inter".

Chi è che l'ha sorpresa di più?
"Pavard è un giocatore internazionale che conosciamo, Thuram non mi ha fatto un'impressione incredibile, mentre Sommer è un altro che veniva da esperienze importanti. Non mi sorprende niente, sono forti, la società ha speso poco e questo è fondamentale. Marotta e Ausilio hanno lavorato maniera incredibile, senza una società così fai fatica".

Qual è la sua opinione sul caso Acerbi-Juan Jesus?
"Vedremo cosa succederà. È sempre complicato parlare di una situazione così delicata. Dispiacerebbe, ho conosciuto Acerbi ed è un bravissimo ragazzo così come Juan Jesus. Chi dovrà decidere lo farà… Non è una cosa bella".

Qual è la squadra che l'ha delusa più delle altre?
"Sono stagioni particolari, l'anno scorso ha dominato il Napoli, quest'anno l'Inter. La Juventus ancora stenta a ritornare ai suoi livelli, bisogna lavorare... Loro sono la delusione se devo sceglierne una".

Cosa risponde a chi dice che l'Inter non ha avversarie perché è troppo forte?
"Sono ritornelli che non contano e non servono. Chi lo dice sa poco di calcio, l’Inter ha meritato e ha fatto un percorso incredibile. Il Napoli ha fatto altrettanto, ma non si è mai parlato di questo. Sono discorsi fuori luogo. Bisogna dare il giusto credito a chi vince".

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Giovedì 9 Maggio 2024
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