LIVE TMW - Inter, Conte: "Credo in Agoumé-Esposito. Skriniar imprescindibile"

© foto di Federico De Luca

13.45 - Il 2019 si chiude con il Genoa di Thiago Motta. E contro il Genoa l'Inter cerca quel successo che non è riuscita a trovare nelle ultime tre gare stagionali. Per riprendersi il primato in Serie A e rispondere alla Juventus. Tra poco il tecnico nerazzurro, Antonio Conte, presenterà la sfida dalla sala stampa del Suning Training Centre di Appiano Gentile. Segui la conferenza LIVE su TMW

14.01 - Iniziata la conferenza stampa

SULLA PARTITA
""Sicuramente è la più importante dell'anno, anche perché è l'ultima da giocare. Ho sempre detto che volevamo arrivare a Natale nelle migliori condizioni possibili, rimanendo in alto alla classifica. Sono stati cinque mesi nel corso dei quali abbiamo dovuto affrontare problemi notevoli. Li stiamo affrontando nella maniera giusta e il fatto che siano emersi ha responsabilizzato tanti calciatori. Tutti, a un certo punto, hanno capito che bisognava alzare i giri del motore e dare di più"

SUI GIOVANI POTENZIALI TITOLARI
"C'è stata una crescita importante da parte di Esposito e Agoumé. Entrambi hanno meritato l'esordio in prima squadra e potenzialmente hanno le capacità per diventare parte delle fondamenta di questa Inter. Credo tanto in loro, a prescindere dal fatto che partano dall'inizio"

SUI RECUPERI
"Manca ancora un allenamento, poi faremo le giuste valutazioni. Le squalifiche di Brozovic e Lautaro ci mettono ancora di più in condizioni di emergenza. Dovremo essere forti e chiudere l'anno nel migliore dei modi. Sarebbe un segnale importante per noi e tutto l'ambiente. Ero molto preoccupato, un po' di tempo fa. La situazione ci costringeva a fare scelte obbligate, a correre dei rischi. Per questo sarebbe fantastico chiudere il 2019 con una vittoria"

SUL GENOA
"Viene da una gara persa in casa, ma conosciamo il suo valore. Serviranno testa, gambe e cuore. Dovremo essere perfetti per portare a casa la vittoria"

SUGLI ULTIMI RISULTATI
"Volendo analizzare le ultime tre gare stagionali, so che sono molto critico, ma obiettivamente abbiamo raccolto molto meno di quanto fatto in campo. Non è bello parlare di fortuna o sfortuna, non fa parte del nostro modo di pensare, ma abbiamo avuto tante situazioni che potevano essere sfruttate meglio. Anche in fase difensiva. Detto questo, le prestazioni sono tutte state positive, consapevoli che il risultato finale sposta ovviamente tanto le prospettive"

SUGLI OBIETTIVI
"L'obiettivo nostro fin dall'inizio della stagione è sempre stato quello di diventare credibili. Chi ci affronta deve sapere che non sarà mai una gara facile. Abbiamo iniziato un percorso che comporta difficoltà e ostacoli. Ci vorrà pazienza, per primo io dovrò averne e voglia di continuare a costruire. Non devi per forza vincere per capire che stai costruendo. Può anche accadere il contrario: perdere pur sapendo che il percorso di crescita è quello giusto. La vittoria inganna ed è effimera. Dobbiamo sempre guardare al percorso nel lungo periodo per fare le cose per bene e in modo serio. Certo, accorciarlo non sarebbe male, ma sappiamo che altri hanno iniziato questo percorso da molto più tempo di noi. Ricordiamolo"

SULL'INTER
"Più passa il tempo, più ci sei dentro e più si capisce il lavoro svolto, non senza difficoltà, ma sapevo benissimo che iniziando un nuovo progetto le avrei incontrate. Non ho mai trovato situazioni apparecchiate e mai ho potuto scegliere le portate. Stiamo facendo per me un grande lavoro, tutti insieme. Sarà importante, come detto, lasciare una traccia. Che non vuol dire vincere, ma porre delle basi importanti. Con serietà, comportamenti corretti e cultura del lavoro"

SUL RIENTRO DI SANCHEZ
"Il suo infortunio è stato una tegola non da poco per noi. In tutto questo tempo, avere sempre disponibili Lautaro e Lukaku ci ha aiutato. È cresciuto così anche Esposito. Alexis freme, vuole tornare, morde il freno, ma si devono rispettare i tempi indicati dal nostro staff medico"

SU SKRINIAR
"Sapete benissimo, guardando al suo utilizzo, che considerazione ho di lui e quanto è imprescindibile per noi. Milan è un difensore giovane e moderno. Sta lavorando tanto per cercare di migliorare, anche perché ha appena 24 anni e ancora tutta la vita davanti. Sta facendo bene, come d'altra parte i suoi compagni di reparto. Non so in che posizione siamo a livello difensivo in Italia (miglior difesa del torneo, ndr), ma essere vicini alla testa della classifica dimostra che stanno facendo tutti bene".

SUL 2019
"È stata un'annata divisa. A gennaio partirono una serie di colloqui con alcune società, poi arrivò l'accordo con l'Inter. Con Marotta avevamo lavorato insieme e le ambizioni della proprietà mi avevano colpito. So che possiamo giocarci qualcosa di importante. La cosa che mi piace di più è venire qui ad Appiano e lavorare con persone eccezionali. Dai calciatori alle guardie di sicurezza. Tutto questo mi dà gioia e voglia di lavorare ancora di più"

SULLA FORZA DELLA SQUADRA AL COMPLETO
"Stiamo lavorando dal primo giorno su determinati concetti, oggi ormai totalmente acquisiti. Serve tempo quando arriva un nuovo tecnico con un suo credo e un determinato modo di pensare. Più passa il tempo, più le idee entrano nella testa del calciatore. Quando parlo di step, mi riferisco al porre di volta in volta delle basi importanti. Crescere anche nelle situazioni di gioco come il tenere la palla a ridosso della bandierina, spazzare quando necessario, guadagnare secondi preziosi"

14.24 - Terminata la conferenza