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LIVE TMW - Genoa, Faggiano: "Trasmettere positività. Il nuovo tecnico? Dobbiamo aspettare poco"

di Andrea Piras
Fonte: Dal centro sportivo "Gianluca Signorini", Genova
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16.47 - Daniele Faggiano si presenta alla stampa. Il nuovo direttore sportivo del Genoa, già al lavoro per rinforzare la squadra, incontrerà i media al centro sportivo "Gianluca Signorini". Segui la diretta testuale su TuttoMercatoWeb.com.

17.02 - Arriva Daniele Faggiano, accompagnato dall'amministratore delegato rossoblu Zarbano. Inizia la conferenza.

Alessandro Zarbano introduce Faggiano.
"Daniele Faggiano è entrato in società con il compito importante di occuparsi di tutto ciò che riguarda la sfera mercato, calciatori, parte tecnica e non solo. Viene da più esperienze importanti, l'ultima delle quali a Parma, e ora si è buttato con entusiasmo in questa nuova avventura".

E' il momento di Daniele Faggiano.
"Mi sono buttato a capofitto e sono venuto con tanto entusiasmo per cercare di dare una mano importante al Genoa. Ci credo tanto. Vengo da una società dove abbiamo lavorato bene, avevo ancora due anni di contratto ma allo stesso tempo ho sentito di cambiare situazione e venire al Genoa. Il Genoa è il Genoa. Io sono pugliese ma ho tanti amici che tifano Genoa. Me ne hanno parlato ma poi non c'è bisogno di parole".

Come è stata la sua scelta?
"Molto veloce. Perchè le decisioni vanno prese con la giusta voglia. Non era facile lasciare una famiglia per me, più che una società. Non è facile ma qui ho trovato un attaccamento importante. Dobbiamo essere uniti per questo obiettivo, cercare di soffrire il meno possibile".

Ci sarà da aspettare per il nuovo allenatore?
"Aspettiamo poco. Dovete aspettare pochissimo. L'allenatore non si prende da un momento all'altro, soprattutto se si parla con altre società. Per rispetto di Nicola, poi dobbiamo aspettare".

I motivi della scelta di Maran?
"Dopo le firme possiamo parlare del nuovo allenatore".

Quali saranno i suoi ambiti in cui lavorerà?
"Sono venuto in una famiglia. Gli ambiti sono uno per tutti e tutti per uno. Non c'è un ambito. Il mio è tecnico, come ha detto Zarbano, ma va a spaziare ovunque per essere uniti. Io mi prendo le responsabilità sia dell'allenatore che dei calciatori. Non è semplice quest'anno, ma in generale visto il poco tempo. Il campionato è già alle porte, il mercato vedo che si muove poco. Se ne parla tanto sui giornali ma cambi ne ho visti pochi".

Gran lavoro da fare?
"Ci saranno uscite, ci sarà qualche ragazzo che è stato in prestito e che valuteremo. Il tutto in breve tempo".

Le prime impressioni?
"Se non fossero state positive non sarei venuto. Penso che la società abbia fatto passi in avanti nel costruire un altro campo. E' importante per noi se non vediamo solo l'aspetto economico".

Conosceva qualcuno qua?
"Sì, per esempio Masiello, conosco Biraschi, Cassata. Ce ne sono tanti. Sono venuto con la consapevolezza che si deve fare bene".

Il suo nome è stato accostato alla parola "rivoluzione".
"Ci potrebbe anche stare ma la rivoluzione ci deve essere nella testa. Dobbiamo vedere chi siamo e per chi corriamo. Ci potrebbe essere perchè le ultime due stagioni non sono state esaltanti per i sacrifici che ci sono stati. Io non sono venuto a fare il salvatore della patria perchè chi c'era e chi verrà potrà dare tanto".

Tre squadre liguri in A sarà uno stimolo?
"Lo stimolo deve essere, e lo spero, che la gente torni allo stadio. Da quando sono qui mi hanno fermato tante famiglie e mi hanno detto che faranno l'abbonamento lo faranno nonostante non ci sia la certezza. Ogni partita deve essere un derby".

In questo Genoa del futuro si può partire da un punto fermo come Criscito o si può cambiare ancora di più?
"Il punto fermo dobbiamo essere tutti. Salvarsi all'ultima giornata, la colpa è di tutti. Non c'è uno più bravo o uno più scarso. Lo spogliatoio è salvo e il Genoa, nelle mille difficoltà, è sano. Non faccio nomi, non ho parlato con i ragazzi. Sono domande a cui non posso rispondere adesso".

Il Genoa cos'è per lei?
"Il Genoa è il Genoa. Se sono venuto è perchè penso che non sia un punto di arrivo ma mi possa aiutare a fare sempre meglio".

L'obiettivo?
"L'obiettivo che mi prefisso è che devo far sì che la squadra entusiasmi tutti. Che la nostra positività sia trasmessa in città. Classifica, posizioni: alla fine parla il campo".

Cosa si porta dietro dalle esperienze passate?
"Quello che mi porto dentro è la mia educazione, la mia voglia di fare calcio e la voglia di dimostrare che l'unione faccia la forza. Vedere durante la settimana gente, dai magazzinieri a tutti, sorridere ed essere uniti in un corpo solo dà qualcosa in più alla squadra".

Su cosa lavorare per rinforzare la squadra?
"Non posso negare che delle trattative sono avanzate ma dipenda tanto da cosa succederà dopo questa conferenza perchè bisogna decidere in modo da adattare questa squadra. E' una squadra con pochi esterni e dovessimo giocare con un modulo con tanti esterni bisogna fare delle valutazioni. Ma non posso negare di aver parlare con dei giocatori".

Costruire un Genoa duraturo nel corso della stagione?
"La mia storia calcistica dice che io a gennaio preferisco toccare il meno possibile. Poi può succedere di tutto, il calcio non è una materia molto precisa. Ora dico così però preferisco costruire la squadra a giugno, luglio, agosto senza poi andare ad affaticarsi a gennaio".

Nella passata stagione sono passati due ds.
"E' un lavoro importante. Io ho 42 anni, il mio obiettivo è andare sempre avanti. Se l'ho fatto è perchè ci credo e perchè penso che il Genoa sia una squadra che mi può dare tanto e a cui posso dare tanto".

Capitolo portiere?
"Mi ripeto. Ho qualche trattativa però aspettiamo di fare quel comunicato finita la conferenza. Vi do un'anticipazione, siamo un po' avanti e speriamo di chiudere a breve".

I tifosi possono sognare un colpo importante?
"Vediamo. Spero sia più che altro funzionale a quello che vogliamo fare. Perchè se lo prendiamo importante e non fa quello che deve fare la responsabilità è la mia. Se capita l'occasione non ce la facciamo sfuggire".

Perin?
"E' una delle soluzioni".

Cosa cambia rispetto ad una stagione normale?
"Non potremo fare delle amichevole con squadre dilettantistiche perchè dovrebbero fare tamponi tutti. Valuteremo. Allo stesso tempo dobbiamo valutare la funzionalità delle amichevoli".

Come pensate di muovervi con i giovani?
"Quelli che sono tornati dai prestiti qualcuno lo valuteremo. Poi dovremo stare attenti a completare la rosa con giovani che non vanno in lista. Se abbiamo convocato in ritiro qualcuno della Primavera è in quest'ottica e non per fare numero".

17.31 - Termina la conferenza stampa di Daniele Faggiano.

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