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LIVE TMW - Fiorentina, Callejon: "Ho deciso di lasciare il Napoli durante il lockdown"

di Pietro Lazzerini
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José Maria Callejon amava troppo la Serie A per tornare in Spagna a concludere la carriera. Lo spagnolo dunque ha scelto la Fiorentina dell'ambizioso Commisso per continuare la sua avventura nel Belpaese e oggi è il giorno della presentazione. A breve, su TMW, potrete seguire in diretta testuala la sua conferenza stampa.

14.02 - Inizia la conferenza stampa.

Prende la parola Giancarlo Antognoni: "E' un giocatore eclettico e importante per noi. Può ricoprire diversi ruoli, forse anche la punta. Oltre ai gol è molto bravo a fornire assist".

Cosa rappresenta per lei la Fiorentina?
"Sono pronto. Vengo con tanta voglia di far bene. Mi metto sempre a disposizione della società e dell'allenatore. Mi piace molto lavorare ed essere sempre al 100%. Ho 33 anni e sono un giocatore già maturo e aver giocato tante partite in Italia è un bene. Mi sto allenando forte per poter cominciare con la squadra a giocare e speriamo che sia presto".

Qual è il ruolo che preferisce e se può giocare a 5?
"Io sono a disposizione del mister. Non ho mai giocato in questo modulo a Napoli ma non sarà un problema. Se devo fare il quinto lo farò, se devo fare la punta idem. Lavorando e allenandomi le cose riusciranno bene e poi sempre meglio".

La Serie A è un campionato che permette ai giocatori over30 di dare ancora il meglio?
"Sì può essere. Da quando sono arrivato a Napoli mi sono sempre trovato bene. Dopo una certa età un giocatore è più maturo e si pensa a come esprimersi al meglio. I giocatori che hanno più esperienza qui in Italia rendono bene".

Si sente ancora la doppia cifra nelle sue corde?
"Spero di fare tanti gol qua. A Napoli ne ho fatti tanti ma vengo qui per fare lo stesso".

Avrebbe potuto finire la carriera al Napoli?
"Ho vissuto a Napoli sette anni meravigliosi. Amerò Napoli per sempre. Sono stato troppo bene. Però ero arrivato a un punto di dover interrompere questa lunga tappa. E' stato difficile perché ci ho pensato molto. Il lockdown mi ha permesso di pensarci ancora meglio. Ho pensato che il mio ciclo a Napoli era finito".

Cosa significa per un calciatore con la sua carriera arrivare in una squadra come la Fiorentina?
"Cercherò di aiutare la squadra nel migliore dei modi. Cercherò di aiutare i ragazzi ma anche alla società di crescere ancora. La squadra è forte e possiamo divertirci".

Con Ribery pensa di poter trovare la stessa intesa che aveva al Napoli con Insigne?
"Ho fatto già due chiacchiere con Ribery e ci divertiremo. Speriamo di fare tanti gol".

Come è andata la trattativa?
"Avevo tante offerte e tante squadre. Ho parlato con Pradè e con il mister ed era una delle proposte che mi piaceva di più. Poi mi hanno convinto e per me era importante restare in Italia. Sono sette anni che vivo in Italia e la mia famiglia qui starà da Dio. Queste sono le cose che mi hanno spinto a scegliere Firenze".

La Fiorentina è stata la prima possibilità sul mercato e se sì perché c'è voluto così tanto per arrivare?
"Avevo tante offerte ma volevo restare in Italia. E' una squadra che mi voleva tanto. Iachini mi ha detto che mi voleva molto e questo è molto importante per me".

Il paragone con Chiesa?
"Non mi piace essere l'erede di nessuno perché non lo sono. Siamo due giocatori diversi. Chiesa diventerà fortissimo ma io vengo qua a fare il mio lavoro. Cercherò di fare il mio lavoro e se giocherò al suo posto darò il massimo come in qualsiasi altro ruolo".

C'è un qualcosa della mentalità del Napoli che vorrebbe ritrovare a Firenze?
"Vorrei trasmettere la mia voglia di vincere. In società ce l'hanno. La mia esperienza è sempre stata legata alla voglia di vincere e a non mollare mai e cercherò la squadra a fare questo. Da solo non posso, ma con l'aiuto di tutti potremmo fare ottime cose insieme".

Con quale allenatore si è trovato meglio?
"Ho giocato sempre con tutti e non ho mai avuto problemi. Tutti mi hanno aiutato a migliorare ed è sempre stato così con tutti, anche con Gattuso".

Ha ancora un sogno da realizzare?
"Vorrei vincere lo scudetto in Italia visto che ci sono andato vicino con il Napoli. Non è facile vincerlo in Italia. Non ho obiettivi da fissare a Firenze ma ho tanta voglia di far bene ed essere i migliori".

I tanti giovani in rosa sono stati uno stimolo in più per arrivare a Firenze?
"E' importante avere giocatori giovani in squadra con qualità importanti. Nella nostra squadra ce ne sono diversi e mischiandoli ai giocatori maturi può uscire qualcosa di buono".

Cosa l'ha colpita all'interno del gruppo?
"Hanno tutti voglia di tornare in campo. Quando vieni da una sconfitta subito ti viene la voglia di vincere e giocare. Ho visto una società tranquilla, famigliare ma anche seria e questo affetto mi ha colpito molto".

C'è un giovane che l'ha colpita positivamente?
"Ci sono alcuni giocatori molto forti a Firenze. Castrovilli può diventare un top player ma dobbiamo andarci piano e non dobbiamo bruciarli. I ragazzi hanno tanta voglia di lavorare e se lo faranno nel modo giusto, diventeranno ancora più forti".

Ha mai pensato di chiudere la carriera in Spagna?
"Avevo tante proposte e alla fine quello che mi ha spinto a venire qua è continuare in Italia. Ho parlato con Pradè e con Iachini e alla fine mi piaceva l'idea di venire qua, in un progetto dove possiamo fare bene. Io sono a disposizione di tutti per far bene e se possibile cominciare presto a giocare".

E' pronto per giocare già contro lo Spezia?
"Le sensazioni sono molto buone. Ho lavorato molto bene in queste due settimane. Sono un paio di passi indietro rispetto agli altri ma mi metterò a disposizione e cercherò di fare il massimo per arrivare bene alla gara ed è il mister che decide. Se mi vorrà fare giocare risponderò presente. Ho tanta voglia di cominciare".

14.23 - Termina qui la conferenza stampa.

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