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LIVE TMW - Cremonese, il ds Giacchetta: "Serie A esperienza che ci ha fatto crescere"

di Lorenzo Coelli
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© foto di Federico De Luca

Al termine di Cremonese-Bologna 1-5, il direttore sportivo della Cremonese Simone Giacchetta è pronto a presentarsi nella sala stampa dello Zini per rispondere alle domande dei giornalisti. Il dirigente grigiorosso è reduce da un confronto con la tifoseria, che fuori dallo stadio ha contestato il suo operato. A breve le sue dichiarazioni.

Ore 17.50 - Inizia la conferenza.

Questa non era la partita che ci si aspettava a livello emotivo. C'è stata contestazione a fine partita, quali sono i progetti per il futuro?
"Intanto dispiace aver fatto questa prestazione in occasione di una gara importante nel finale di campionato, avremmo voluto farla in maniera più gagliarda per vincere. Purtroppo non ci siamo riusciti per merito del Bologna, siamo arrivati mentalmente stanchi perché dopo il primo gol ci siamo visti la vita in salita rispetto al solito e questo ha dato la possibilità al Bologna di sfruttare al meglio le proprie qualità. Spiace ulteriormente perchè questa sconfitta forse sancisce la discesa in Serie B ed è veramente una grossa delusione perchè la Serie A l'abbiamo conquistata sul campo tutti insieme. La squadra durante la stagione ha dimostrato di essere fragile rispetto alle altre, abbiamo sofferto sempre nonostante un avvio sfortunato in cui meritavamo di più e questo ha reso difficile il recupero. La sosta di due mesi ha condizionato il calciomercato e il nostro prosieguo di campionato. Spiace molto, la Cremonese scenderà in B ma Cremona città e i loro tifosi hanno dimostrato di meritare questa categoria. Li ringraziamo perché ci hanno sempre incitato e sostenuto, dandoci la possibilità di lavorare"

Ballardini ha detto che quella di oggi è stata un'umiliazione. Questo epilogo fallimentare porta a delle sue scuse? Pensa alle dimissioni?

"Ogni partita di Serie A è un confronto importante. La Cremonese e noi tutti non facevamo la A da tanti anni, ci siamo confrontati secondo le nostre possibilità, poi ci sta subire sconfitte, è la seconda volta che perdiamo con un punteggio pesante. Detto questo, ogni gara è una lezione. Non è stata un'umiliazione, quelle sono altre. Queste sono lezioni, opportunità per capire e per crescere. La Cremonese deve crescere, è stata una grandissima esperienza questa anche per voi, la città e i tifosi. La storia recente della Cremonese non parla tanto di Serie A, l'anno scorso abbiamo fatto un'impresa sportiva ed essere stati in Serie A è stata una grande gratificazione per tutti. Sulle altre cose non penso sia necessario rispondere"

La squadra ha dimostrato l'inadeguatezza a questa categoria. La campagna acquisti estiva ha rivoluzionato la squadra, quanto ha pesato per arrivare alla retrocessione di oggi?
"Quando parliamo di una squadra che retrocede di errori ne sono stati fatti diversi, questa è la prima cosa. Oggi mi assumo le mie responsabilità, sono qui apposta ma mi sentivo così anche quando non venivo in conferenza stampa. Oggi secondo me era doveroso perché la direzione sportiva è quella che ha il compito di costruire la squadra e visto l'insuccesso nel mantenere la categoria era giusto nei confronti di tifosi, proprietà e città venire qui e riconoscere che abbiamo sbagliato e commesso errori tecnici in buona fede. Il mercato è un mercato difficile, abbiamo cercato di fare del nostro meglio coinvolgendo tutte le opportunità, abbiamo fatto una squadra di ragazzi validi che hanno dato tutto pur venendo da campionati diversi da quello italiano. La squadra ha dimostrato fragilità iniziali e le ha mantenute fino alla fine, questo è figlio del finale di campionato dell'anno scorso quando c'erano altri giocatori che si sono rivelati ragazzi di prospettiva e ognuno di loro è rimasto nei club di appartenenza. Il mercato degli italiani a cui ci siamo rivolti in primis non ci ha visto per via dei concorrenti, quindi siamo andati su quello estero. Magari singolarmente ci sono state sorprese, ma non è bastato per mantenere la categoria. Dispiace non essere stati più al centro della lotta salvezza come avremmo voluto e desiderato, ma ribadisco che è stata una grande esperienza per tutti quanti noi. Ci ha messo alla prova e dobbiamo prenderne conoscenza e crescere"

Nel prepartita ha sottolineato il buon operato di Ballardini. Ora che siamo alla fine, ha pensato se il cambio andasse fatto prima?
"Di errori ne sono stati fatti diversi, è chiaro che il cambio di allenatore è sembrato tardivo. È stato un campionato atipico nel calendario perché dopo due mesi c'è stata una sosta lunga che ci aveva dato nel finale l'impressione di essere comunque in crescita e sembrava che bastasse poco per crescere e sfruttare al meglio il mercato. Alla ripresa del campionato abbiamo perso tre partite in una settimana, con la Juventus è stata micidiale e Verona e Monza ci hanno convinto a fare una scelta diversa rispetto a prima. Questo ha condizionato anche il mercato"

Stona parlare di inesperienza quando c'era Braida in dirigenza, che è sparito dai radar.

"Io sono il direttore sportivo e mi presento io, ma la Cremonese si è sempre confrontata in team anche quando è stato confermato Alvini, eravamo tutti al Centro Sportivo. Qualsiasi cosa è valutata in team, poi qualcuno deve prendere le deicsioni. Siamo tutti responsabili, io sono uno che ha sicuramente meno esperienza di Serie A come ds e non mi paragonerei mai ad Ariedo che ha vinto Champions e frequentato alti livelli. Nessuno ha messo dei divieti o altro, noi lavoriamo di squadra, poi qualcuno si assume le responsabilità e i confronti ci sono. Da questo punto di vista ci sono rumors che fanno più pensare ad alibi che non realtà dei fatti"

ore 18.03 - Finisce la conferenza stampa.

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