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Le pagelle della Lazio - Senza Immobile manca un arto. Ma Milinkovic vale l’Europa

di Niccolò Pasta
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Risultato finale: Juventus-Lazio 2-2

Strakosha 6 - Due gol subiti e poche colpe. È attento nelle uscite e sulle altre conclusioni dei bianconeri, ma non può nulla sui due gol.

Lazzari 5,5 - Soffre Morata e i suoi movimenti, come dimostra in occasione del gol dello spagnolo. Davanti prova a spingere, dando un po’ di brio alla manovra, ma non è preciso al cross anche se, soprattutto nel secondo, si dimostra un’arma importante per i biancocelesti. Dall’84’ Radu sv

Patric 6,5 - Parte bene, lavorando intelligentemente sugli anticipi. Poi la Juve cresce e quando attacca arriva facilmente alla conclusione, nella seconda metà del primo tempo. Nel secondo tempo non soffre nulla, segnando anche la rete che dà speranza ai biancocelesti e dando il via, con grande cuore, all’azione del definitivo 2-2.

Acerbi 5,5 - Non ha grosse colpe sui gol subiti, ma nel primo si fa sorprendere dal cross di Morata, mentre nel secondo non è proprio irreprensibile a difendere correndo all’indietro, come tutta la difesa. Si prende anche un giallo sul finale di primo tempo.

Marusic 5 - Si perde completamente Vlahovic in occasione del primo gol della gara, che cambia completamente il leitmotiv della serata. Non attacca quasi mai lungo la sinistra e soffre quando Cuadrado si sgancia, in aiuto a Bernardeschi.

Milinkovic-Savic 7 - Si accende ad intermittenza, ma quando lo fa la Lazio crea i maggiori pericoli. Non riesce però a dare grande continuità, ma proprio nell’ultimo pallone a disposizione segna il gol che vale l’Europa League. Mica poco.

Cataldi 6,5 - Si presenta alla sfida con un violento destro che impatta in pieno contro la traversa. Prova a dare ordine al centrocampo della Lazio, dando una buona mano in fase di recupero e risultato tra i più pericolosi anche sui calci da fermo, dove serve l’assist per il gol di Patric. Dal 77’ Leiva sv

Luis Alberto 5,5 - Come Milinkovic, si accende a tratti. Parte bene, con un buon mood e buone trame, ma dopo il 2-0 della Juventus sparisce dal match. A fase alterna anche nella ripresa, non nella sua miglior serata. Dal 77’ Basic sv

Felipe Anderson 6 - Del trio offensivo è quello più in palla. Un paio di conclusioni da fuori, qualche incursione sulla fascia e cross. Non tantissimo, ma almeno prova a pungere, anche se cala nella ripresa, con una Lazio più viva.

Cabral 5 - Un fantasma. Divorato dalla morsa di De Ligt e Bonucci, tocca pochissimi palloni e non riesce ad incidere minimamente nella manovra offensiva biancoceleste. Non sembra essere punto. Dal 52’ Pedro 5,5 - Si presenta subito con un tiro pericoloso che non esce di molto. Non dà punti di riferimento alla difesa della Juventus, ma piano piano la condizione precaria si fa sentire e non riesce a combinare granché.

Zaccagni 6 - Sembra partire forte, con il pallone servito a Cataldi in occasione della traversa colpita, poi si spegne, nella miglior fase della Juventus. Riparte più cattivo nella ripresa e, seppure con molto disordine, cerca in ogni modo di trovare la via del pareggio.

Maurizio Sarri 6 - Senza Immobile la Lazio gioca come senza un arto. Non una partita facile per i biancocelesti, che senza il riferimento centrale non riescono ad essere pericolosi nonostante il grande possesso il forcing della ripresa. Prende gol al primo pericolo subito e la gara si complica. I suoi ci provano con tanto cuore fino alla fine, e proprio con l'ultimo pallone trovano il 2-2 insperato. È Europa League, il giusto traguardo per una stagione di grossa crescita. Le basi sono state poste, ora è attesa per il salto del prossimo anno.

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