Le pagelle del Verona - Tameze decisivo nel finale. Barak classe e gol. Male Gunter
Montipò 7 - Punito da un clamoroso svarione di Gunter, si comporta in modo ottimale nella personale sfida contro Bajrami nel secondo tempo.
Dawidowicz 6 - Tiene la posizione e si sbatte spesso per stare dietro a Pinamonti. Ogni tanto prova a salire ma senza la decisione che serve per risultare pericoloso.
Gunter 5 - Macchia una buona prestazione con l'errore che permette all'Empoli di pareggiare momentaneamente. Un liscio clamoroso dentro l'area piccola che favorisce Romagnoli.
Ceccherini 6 - Partita come al solito ordinata anche se sopra media per quanto riguarda il nervosismo, dalla sua parte è comunque difficile passare.
Faraoni 6 - In avanti ci prova spesso e volentieri ma stasera la precisione non è tra le sue caratteristiche principali.
Tameze 7,5 - Il migliore in campo e non solo per il gol vittoria che è la ciliegina finale. Si distingue per tutto il match per determinazione e qualità in mediana. Solite corse in avanti e indietro che risultano alla fine decisive. (Dal 95' Sutalo s.v.).
Veloso 6 - Tira le fila in mediana anche se con meno precisione del solito.
Casale 5,5 - Schierato esterno non ha lo stesso passo di Faraoni. Viene cambiato per spingere di più e la sostituzione aiuta la squadra a vincere. (dal 45' Lazovic 7 - Decisivo per come entra in campo e come spinge sulla fascia. L'assist per Barak vale mezzo punto in più in pagella. Dal 96' Magnani s.v.).
Barak 7 - Corsa, classe e gol. Cosa si può chiedergli di più?
Caprari 5,5 - Spesso lontano dall'azione, si fa notare solo nella ripresa con un tiro ben parato in angolo da Vicario.
Simeone 6 - Mal servito non riesce a concludere mai una sola volta in porta. Avrebbe voluto festeggiare il premio di MVP di ottobre in altro modo, ma comunque porta a casa la sufficienza per l'abnegazione che mostra tutto il corso della gara. (Dal 95' Hongla s.v.).
Tudor 6,5 - Rischia effettuando un solo vero cambio in tutta la partita ma poi si porta a casa i tre punti sognando l'Europa con una squadra che ha cambiato volto dal suo arrivo in poi. Altro colpaccio, ma non è più una sorpresa.