Lazio, Luis Alberto fa 50 e punta la coppia Nedved-Milinkovic
Fonte: Dall’inviato a Roma
Cinquanta volte il Mago. Dal Genoa il 16 aprile 2017 al Sassuolo sabato sera. Luis Alberto con il dolce scavetto al Mapei Stadium, oltre a essere diventato il capocannoniere nella squadra in questa stagione, ha raggiunto quota 50 gol con la maglia della Lazio, salendo sul podio dei centrocampisti più prolifici nella storia del club. Davanti a lui c’è un Pallone d’Oro, Pavel Nedved, a 51 centri, mentre al primo posto c’è Milinkovic a 69. Ogni estate sembra essere sul punto di fare le valigie per tornare a casa. Eppure eccolo ancora qui, più felice di prima. Più coinvolto e responsabilizzato ogni giorno di più, sabato aveva anche la fascia al braccio. E sempre molto arrabbiato al momento della sostituzione. Del resto, non esiste genio e sregolatezza.
“Mi diverto in campo, non voglio mai uscire”, ha spiegato sabato sera Luis Alberto, fresco di rinnovo fino al 2028 a 4 milioni di euro annui. Nonostante Sarri non ci rinunci mai - lo spagnolo ha saltato solo 67 minuti in stagione - ogni tanto è fisiologico rifiatare. Anche perché le alternative a centrocampo sono tante e tutte di valore, basti pensare che sabato con il Sassuolo dalla panchina sono entrati Kamada, Cataldi e Vecino: tre potenziali titolari. E pensare che il feeling tra lo spagnolo e Sarri è sbocciato soltanto dopo 6 mesi, all’inizio non si erano presi.
Era anche stato messo sul mercato, visto come un sacrificabile. Guai a pensarlo oggi. Perché in un inizio di stagione difficile per la Lazio, con molti big ancora alla ricerca della continuità, Luis Alberto (con 3 assist all’attivo) è stato l’unico faro di Sarri. Un trascinatore, tecnico e morale, capace di rincorrere avversari, recuperare palloni e presentarsi nella metà capo offensiva per orchestrare la manovra d’attacco. E sotto porta, poi, sta cominciando a essere più concreto. Ora che è a quota 50 centri (con 71 assist totali), Nedved è avvisato: manca un’esultanza per superare il ceco. E poi c’è Milinkovic, ancora molto distante, ma con un Luis Alberto così tutto può succedere.