Lazio, contestazione prima e dopo il match con l'Udinese. Anche Sarri nel mirino
Contestazione primo, dopo e durante la gara. Serata particolare all'Olimpico, con i tifosi della Lazio rimasti in silenzio per i primi 45 in segno di protesta dopo quanto accaduto in Germania per la sfida di Champions League con il Bayern Monaco con una serie di disordini e problemi organizzativi (sia per la presenza di alcuni tifosi sprovvisti di biglietto che si sarebbero presentati comunque all’Allianz Arena, sia per le rinomate maniere dure e tolleranza zero della polizia tedesca) che hanno portato a problematiche nell’accesso e pure a un arresto di un 18enne.
Striscione e contestazione dei tifosi
“Una società che non difende i propri tifosi non merita rispetto”, lo striscione esposto dalla Nord, che al termine della gara, con i biancocelesti sconfitti 2-1 dall'Udinese (quarta sconfitta di fila fra campionato e coppa), ha preso posizione contro la squadra con una pioggia di fischi.
Al centro della critica dei tifosi però non c'è soltanto la squadra: per la prima volta infatti nel mirino è finito anche il tecnico Maurizio Sarri, oggetto di cori critici da parte dei sostenitori presenti sugli spalti. La Lazio con questa sconfitta ha perso 4 delle ultime 5 partite in campionato, senza quindi considerare l'eliminazione dalla Champions League. I biancocelesti sono ora a -8 dalla Roma quinta e -11 dal Bologna quarto.