La lezione di Giampaolo: la Sampdoria fa piccola la Juventus e torna a far punti con una big
Fonte: Dallo stadio "Luigi Ferraris", Genova
E' finita con gli applausi del pubblico di fede blucerchiata. La Gradinata Sud, che non ha mai smesso un secondo di incitare, intona: "Vi vogliamo così". La Sampdoria ferma la Juventus al "Ferraris" e conquista il primo punto della stagione. Un pareggio meritato frutto dell'organizzazione di squadra e della prestazione di un gruppo che ha dimostrato attributi e grande determinazione. Merito va dato a Marco Giampaolo, criticato spesso ma non su queste colonne, capace di imbrigliare il gioco degli uomini di Massimiliano Allegri, dal tasso tecnico più elevato, e costringerli a difendere e ripartire, con qualità. Quagliarella e compagni tornano così a rallentare una big dal 22 dicembre scorso all'Olimpico contro la Roma - 1-1 il finale - e in casa dal 12 settembre scorso quando l'Inter pareggiò a Marassi per 2-2. Poi contro Napoli, Juventus, Milan, nerazzurri e giallorossi al ritorno, Atalanta e Lazio arrivarono solo sconfitte.
Pareggio da squadra
Un pareggio ottenuto grazie alla prestazione globale della squadra, con gli effettivi capaci di sacrificarsi per il compagno e bravi a tenere botta ad un team costruito per ambire ad alti traguardi. Solo qualche rischio nel primo tempo con la parata di Audero, nel finale quando Rovella ha sfiorato la traversa con una conclusione dalla distanza e lo stesso numero uno blucerchiato a salvare su Kostic ad una manciata di minuti dal triplice fischio. Fra i singoli, anche se il tecnico preferisce lodare il gruppo, spiccano ancora una volta Sabiri, Audero e Colley ma anche Vieira e Leris, spesso indicati come partenti nel mercato, hanno sfoderato una prestazione all'altezza arrivando stremati al minuto numero 96.
La soddisfazione di Giampaolo
Al termine del match il tecnico si è detto soddisfatto: "Partita di grande spirito, di grande abnegazione - ha esordito in sala stampa -. C’era un’alchimia giusta. La squadra ha affrontato la Juventus con personalità. Il risultato ci permette di lavorare meglio. Potevamo anche subirlo il gol. Lo spessore della partita è stato importante. Significa creare fiducia. Significa approcciare le partite con una consapevolezza diversa. Bene chi ha giocato e chi è subentrato". L'allenatore della Samp poi ha voluto elogiare il pubblico, dodicesimo uomo sul terreno di gioco: "Straordinario perché nella difficoltà anche fisica dove dovevamo rintuzzare ci hanno sostenuto in maniera incessante fino alla fine. Io l’ho sempre considerato un cambio in più. Non ne ho cinque, ma sei".