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La Juventus batte un colpo e ritrova Dybala: 2-1 sul Napoli, Pirlo torna in zona Champions

di Ivan Cardia
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Juventus-Napoli 2-1
(13’ Cristiano Ronaldo, 73’ Dybala; 90’ Insigne)

L’abbiamo attesa per sei mesi, alla fine Juve-Napoli è arrivata, senza deludere le aspettative. E l’hanno vinta i bianconeri, che il 4 ottobre erano allo Stadium ad aspettare gli avversari che non sarebbero mai comparso. La squadra di Andrea Pirlo supera quella dell’amico Gennaro Gattuso col risultato di 2-1: un gol per tempo per i padroni di casa, prestigiose le firme. Cristiano Ronaldo in apertura, soprattutto Paulo Dybala in chiusura: il ritorno felice dell’argentino, in campo per una ventina di minuti nel finale e subito capace di tornare non solo a giocare ma anche a segnare, è la buona notizia in una serata quasi tutta di buone notizie per Madama. Nel finale il rigore di Lorenzo Insigne, appena prima del recupero, dà flebili speranze agli azzurri, che però così guadagnano la parità negli scontri diretti e quindi nella classifica avulsa proprio in virtù di quella marcatura. Più convincente nel primo tempo, più resiliente nella ripresa la Juve; tutto il contrario il Napoli, quasi fuori dalla partita nei primi 45’ e invece combattivo al rientro dagli spogliatoi. È una vittoria, per la Juve, firmata anche da Federico Chiesa, migliore in campo e travolgente nel primo tempo. È una vittoria che non scaccia del tutto la crisi, ma riporta i bianconeri al terzo posto in solitaria in classifica, +1 sull’Atalanta (con cui Madama giocherà il 18 aprile) e +3 proprio sul Napoli. Quanto agli azzurri, il calendario resta il migliore tra le squadre in corsa per l’Europa che conta. In una serata a corrente alternata, manca un affondo che sarebbe stato pesantissimo. Mancano, per la cronaca, due rigori, uno per parte, nel primo tempo. Ma non è serata di polemiche arbitrali.

LE SCELTE INIZIALI: SORPRESA BUFFON. KOULIBALY E LOZANO DAL 1’ - I portieri che non ti aspetti. Nella Juve c’è Buffon, nonostante Pirlo in conferenza avesse dato garanzie a Szczesny; nel Napoli preferito Meret a Ospina. Tra i bianconeri vanno in panchina Dybala, Arthur e McKennie, Gattuso cambia sei giocatori e punta sui ritorni, su tutti Koulibaly e Lozano. Nonché su Rrahmani, che supera Manolas e Maksimovic dopo gli errori in difesa nell’ultima di campionato (e non solo).

CHIESA ISPIRA, RONALDO PUNGE: 1-0 JUVE AL 45’. MANCANO DUE RIGORI - La prima occasione è un pallone che Cristiano non sbaglierebbe mai e invece Ronaldo spedisce fuori da due passi. Zielinski restituisce il favore pochi minuti dopo sparando alto. Al quarto d’ora sale in cattedra Chiesa: slalom tra le bandierine Insigne e Hysaj, cross teso in mezzo a pescare CR7. Questa volta il portoghese non può fallire e infatti impallina Meret, la Juve fa suo un avvio di gara molto aggressivo da parte di entrambe le formazioni. Il Napoli cerca di rifugiarsi nelle proprie trame di gioco ma non crea pericoli concreti, i padroni di casa corrono di più e anche meglio. Discussa e discutibile la prestazione arbitrale di Mariani e del VAR: alla mezz’ora non ravvisa gli estremi del penalty quando Lozano travolge Chiesa. Nel finale ne negherà un altro solare al Napoli dopo il fallo di Alex Sandro su Zielinski. Nel mezzo, due occasioni per la Juve (Cuadrado e il solito Chiesa) e una per il Napoli (Insigne, ma fuori). Il risultato di 1-0 sul quale tornano negli spogliatoi i ventidue in campo è meritato, per la squadra di Pirlo. Meno convincenti gli azzurri di Gattuso.

REAZIONE NAPOLI, GATTUSO RISCHIATUTTO. POI TORNA DYBALA - Gli azzurri tornano in campo con la proverbiale cazzimma di chi vuole riprendere una partita decisiva. Di Lorenzo impegna Buffon, poi ci proverà anche Insigne. Gattuso agevola la spinta dei suoi buttando dentro Politano e Osimhen, cambiando l’assetto con una virata decisamente ultra-offensiva. Qualche protesta del nigeriano per un rigore che (questa volta correttamente) non viene assegnato, Morata vanifica un ghiotto contropiede ritardando troppo il tempo necessario per servire Chiesa, finito in fuorigioco dopo il tentativo di frenarsi sulla corsa dello spagnolo. Il cambio decisivo è quello del 69’: dopo 87 giorni di assenza, ultima presenza il 10 gennaio, si rivede Paulo Dybala. Tempo cinque minuti e l’argentino mette il suo marchio sulla partita, siglando il raddoppio bianconero. Con lui è entrato anche McKennie, pochi minuti dopo toccherà ad Arthur, completando l’opera di reintegro dei tre “puniti” di casa Juve.

Il tabellino
JUVENTUS-NAPOLI 2-1
(13’ Cristiano Ronaldo, 73’ Dybala; 90’ Insigne)

Ammoniti: 54’ Alex Sandro nella Juventus. 22’ Koulibaly, 81’ Rrahmani nel Napoli.

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado (69’ McKennie), Bentancur, Rabiot, Chiesa (80’ Arthur); Morata (69’ Dybala), Ronaldo. Allenatore: Andrea Pirlo.
NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Hysaj (76’ Rui); Demme (54’ Osimhen), Ruiz (89’ Petagna); Lozano (54’ Politano), Zielinski, Insigne; Mertens (76’ Elmas). Allenatore: Gennaro Gattuso.

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Sabato 4 Maggio 2024
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