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L’Inter si regala il primato, aspettando il Milan. Conte vince 2-1 a Verona e chiude bene il 2020

di Ivan Cardia
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Inter batte Verona 2-1. Decidono Lautaro e Skriniar, di Ilic il pareggio scaligero.

L’Inter vince una partita che è lo specchio di una stagione: con fatica, errori, reazioni. Alla fine, al Bentegodi, sorride Antonio Conte, che batte 2-1 il Verona di Ivan Juric, questa volta senza litigare col collega. I nerazzurri vanno avanti due volte: la prima con Lautaro Martinez, che ritrova la rete, peraltro bellissima. Ma Samir Handanovic è in vena di regali e lascia lì la palla che vale il pareggio. Poi di nuovo la Beneamata butta il muso avanti all’avversario, questa volta con la stoccata aerea di Milan Skriniar, che nel pastrocchio difensivo dei meneghini qualche responsabilità l’aveva per difetto di reattività. E da lì non molla più il colpo, anche perché gli scaligeri sono con gli uomini contati, hanno dovuto sfruttare tre cambi su cinque per infortuni, lì davanti chiudono con un tridente nel quale nessuno è attaccante vero. L’Inter, così, vince di forza, potenza, cinismo e opportunismo. Senza che questo voglia dire che Conte e i suoi non abbiano meritato, perché anzi il risultato è più che giusto. I nerazzurri chiudono così nel migliore dei modi un 2020 fatte di tante, troppe, altalene. Aspettando il Milan, che non ha davanti a sé una gara scontata, Conte e i suoi sono momentaneamente primi in classifica. Comunque andrà la serata dei rossoneri, è questo evidentemente il miglior proposito possibile per l’anno che verrà.

LE SCELTE INIZIALI: ZACCAGNI NON RIPOSA. CONTE CAMBIA - Juric fa i conti con le tante assenze, soprattutto in attacco: giocano Colley e Salcedo, con Zaccagni che non tira il fiato. La novità arriva dalla formazione ospite: Conte rinnova l’Inter, passando al 3-4-2-1 o 3-4-3 che dir si voglia, con Lautaro e Perisic a supporto di Lukaku. Solo panchina per Vidal e Gagliardini, non c’è Eriksen che è volato in patria per assistere alla nascita del suo secondogenito.

DUE OCCASIONI E ZERO GOL NEL PRIMO TEMPO - Schierate praticamente a specchio, le due squadre non si fanno male nei primi 45 minuti, conclusi sullo 0-0. Un’occasione per parte, a cavallo della mezz’ora: prima Dimarco, liberato al tiro dal bellissimo tacco di Zaccagni, impegna Handanovic. Poi Lautaro con la punta spaventa Silvestri. Attenti e bravi entrambi i portieri. Per il resto, poco da segnalare: l’Inter s’appoggia soprattutto a Lukaku, fermato dall’ottimo Magnani. Juric perde prima Dawidowicz e poi Salcedo per infortunio, la novità tattica di Conte funziona il giusto, cioè poco. Soprattutto con Perisic e sugli esterni, l’Inter fa fatica.

LAUTARO TORNA A SORRIDERE - La ripresa dell’Inter è quasi una sentenza. E anche stasera i nerazzurri tornano in campo dagli spogliatoi con bel altro piglio. La gara cambia al 52’: Hakimi ha spazio per crossare da destra, Lautaro brucia sul tempo Lovato. Gran girata dell’argentino, che spedisce la palla a baciare il palo e poi gonfiare la rete: 1-0 nerazzurro, la gara si sblocca con il ritorno al gol del Toro, che non segnava dal 22 novembre contro il Torino.

HANDANOVIC, CHE COMBINI? ILIC PAREGGIA - La buona ripresa dell’Inter è vanificata da chi è stato spesso un baluardo. All’ora di gioco, Faraoni svernicia Young e crossa dal fondo. Sembrerebbe tutto facile per Handanovic, che però si lascia scivolare il pallone. Skriniar non ha la reattività necessaria per spazzare l’area piccola, Ilic ha la cattiveria che serve per avventarsi sul pallone e spedirlo oltre la riga di porta. Tutto da rifare per Conte e i suoi, davvero clamorosa la topica dell’estremo difensore sloveno.

SKRINIAR SI RISCATTA - Dei tre protagonisti in negativo per gli ospiti, è lo slovacco ad avere subito la palla buona per rifarsi. E non la spreca: sugli sviluppi di un corner Brozovic arriva al cross da destra. L’ex Samp salta più in alto di tutti, decisamente più in alto di Tameze che lo marca nell’occasione, e indirizza perfettamente con la testa: nulla da fare per Silvestri, è 2-1 e nuovo vantaggio Inter. Conte, nel dubbio, toglie uno spento Perisic per fare spazio a Vidal. Nel finale, brividi sulla schiena della panchina nerazzurra per una gran punizione di Dimarco che fa sibilare la rete. Poi Lukaku segna il 3-1, annullato per fuorigioco.

Il tabellino
HELLAS VERONA-INTER 1-2
(63’ Ilic; 52’ Lautaro, 69’ Skriniar)

Ammoniti: 29’ Dawidowicz, 45’+2 Zaccagni, 65’ Dimarco, 79’ Magnani nell’Hellas. 45’+1 Brozovic, 83’ Bastoni, 84’ Skriniar nell’Inter.

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz (31’ Lovato, 59’ Gunter), Magnani, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Dimarco; Colley (54’ Lazovic), Zaccagni (54’ Ruegg); Salcedo (46’ Ilic). Allenatore: Ivan Juric.
INTER (3-4-2-1): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Young; Perisic (71’ Vidal), Lautaro (85’ Gagliardini); Lukaku. Allenatore: Antonio Conte.

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Lunedì 6 Maggio 2024
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