"L'ha parata Giroud". L'attaccante del Milan racconta l'esperienza da portiere col Genoa

Nel corso della sua intervista a Le Journal de Dimanche, l'attaccante del Milan Olivier Giroud ha parlato anche della sua esperienza come portiere nel finale di partita col Genoa:
Perché è andato in porta nel finale di partita col Genoa?
"Nonostante tutto quello che ho passato nella mia lunga carriera, è stato qualcosa di unico. Non mi ero mai trovato in una situazione simile. È stata una sensazione diversa da quella di segnare un gol. È stato altrettanto piacevole, ma con un’enorme quantità di orgoglio e adrenalina. Il mio cuore batteva a mille. La gioia di aver salvato un po’ la squadra, con quella parata kamikaze, non proprio accademica ma molto efficace. Ero felicissimo per la squadra. E poi, naturalmente, la gente ha iniziato a cantare ‘L’ha parata Giroud…’. Eravamo in due, io e Pulisic a poter andare. Ma lui è alto 1,75 metri… Christian diceva: ‘Lo voglio, lo voglio!’ Non dico che non avrebbe fatto bene in porta, ma io occupavo più spazio. È meglio usare un giocatore più alto. Così lo staff mi disse: ‘Oli, forza, mettiti i guanti’. Mi sono sentito molto piccolo in porta quando hanno battuto il calcio di punizione al limite dell’area. Ti senti vulnerabile. E i guanti erano troppo grandi. Le mani di Mike sono più grandi delle mie! Mi hanno fatto una cornice con la foto, la targa della partita e la data. È bella, rimarrà".