Juve, si chiude l’unico anno in bianconero di Di Maria. Dai rimpianti al futuro del Fideo
“Potrebbe essere l’ultima partita di Di Maria? Potrebbe perché il contratto è in scadenza. Ma nelle ultime partite in casa non si sa mai chi ci sarà l'anno prossimo, perché poi sappiamo che le vie del mercato sono infinite”, ha parlato così il CFO della Juventus Francesco Calvo a DAZN prima della sfida contro il Milan di domenica. Parole d’addio verso l’argentino che domenica a Udine giocherà la sua ultima sfida con Madama dopo la decisione, che in un primo momento andava in direzione rinnovo come, anche, da volontà dell’ex PSG, di non prolungare il rapporto con il Fideo.
Dopo l’ultima allo Stadium, in arrivo anche l’ultima con la Juve.
Poco più di un’ora è durata quella che, salvo improbabili ripensamenti, è stata l’ultima apparizione all’Allianz Stadium di Angel Di Maria. Pochi squilli, una buona chance da gol sprecata e soprattutto, nel momento della sostituzione, i fischi del pubblico bianconero. Di Maria se l’aspettava ma c’è rimasto comunque male, così come i fan che sognavano tutt’altro apporto del Fideo (39 presenze, 2220 minuti, con 8 gol e 7 assist) costretto a un modo di interpretare le partite che evidentemente non è il suo e che, nella parte iniziale della stagione, l’ha portato a 2-3 infortuni che ne hanno influenzato il rendimento. Domenica a Udine arriverà anche l’ultima da giocatore della Vecchia Signora con, nella testa, qualche rimpianto per quello che poteva essere ma non è stato.
E cosa c’è nel futuro di Di Maria? Con ogni probabilità ancora l’Europa.
Il percorso nel Vecchio Continente, cominciato nel lontano 2007 a Lisbona con la maglia del Benfica, di Angel Di Maria però, salvo sorprese, non dovrebbe essere terminato. Nella testa del Fideo non c’è più, come ipotizzato dallo stesso un anno fa, il ritorno nel proprio paese natale verso la chiusura della carriera ma ancora un anno ad alti livelli per poter arrivare in buone condizioni alla Copa America dell’estate 2024. La decisione di non dire addio all’albiceleste dopo la vittoria del Mondiale in Qatar infatti è stata decisiva nel comprendere cosa fare della stagione 2023/2024. E ora? Tanti i sondaggi, poche le reali offerte giunte sul piatto. Anche perché il Fideo, come detto, aveva dato assoluta priorità al club bianconero non aprendo ad altre squadre. Ora, suo malgrado, sarà costretto a farlo.