Inzaghi e i tre anni all'Inter. Ora può rinnovare ancora (con un ritocco contrattuale)
Simone Inzaghi ha avuto un momento, nella scorsa stagione, che poteva portarlo all'esonero. Una vittoria in sette partite in campionato, con la Champions che diventava fondamentale per i conti. Poi la vittoria con il Benfica, con conseguente passaggio del turno, ha portato il sereno. L'arrivo al terzo posto in classifica - anche in virtù del -10 della Juventus - e la finale contro il Manchester City hanno rappresentato la benzina per arrivare al rinnovo contrattuale poi confermato alla fine dell'estate, mantenendo lo stesso stipendio da 5,5 milioni di euro all'anno. Scelta complicata nonostante non sia arrivato lo Scudetto per due anni di fila, pur da favoriti.
Non c'è due senza tre? Invece no, Inzaghi ha smentito questo vecchio detto e lo Scudetto è oramai in dirittura d'arrivo. C'è tempo per pensare al percorso in Champions, tra il ritorno con l'Atletico e la possibilità di viaggiare verso Wembley. Certo, turno dopo turno e ragionando senza fretta, ma è chiaro che Inzaghi ora rinnoverà in estate. A condizioni un pelo diverse da quelle precedenti, perché è pacifico come chiederà un aumento contrattuale, soprattutto se ci dovesse essere altri sold out a San Siro in Champions. Solo quelli portano botte da 10 milioni, non bruscolini.
Che poi piaccia alle big è abbastanza normale. Il phisyque du role è discreto e l'internazionalità è arrivata fra la fine della scorsa stagione e l'inizio di questa. Molto dipenderà da chi sarà il proprietario dell'Inter, ma è chiaro che la scelta sarà quella della continuità. Sempre che lui dica di sì.