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Inter, Marotta: "Ci siamo anche noi su Frattesi e Scalvini. Per il momento nessuna trattativa"

di Lorenzo Di Benedetto
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Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, ha parlato a Radio Rai, nella trasmissione Radio Anch'io Sport, affrontando tanti temi, a partire dalla finale di Champions League contro il Manchester City: "Nello sport bisogna giocare fino in fondo ogni partecipazione, abbiamo grande rispetto e timore per un grande colosso come il Manchester City, un colosso in termini di fatturato e potenzialità tecnica. Ma noi siamo preparati ad affrontare un avversario più forte, mettendo in campo quei valori che nello sport sono ancora più importanti come motivazioni, attaccamento alla maglia e grande organizzazione calcistica".

Cosa pensa della polemica relativa al calendario e alla data di Inter-Atalanta?
"Siamo condizionati dalla volontà dai broadcaster e questa compressione di appuntamenti mette a rischio l'incolumità fisica dei nostri calciatori. Noi come Lega dobbiamo valorizzare questa risorsa fondamentale, cioè la cessione dei diritti televisivi. I broadcaster ne fanno dalla loro una pianificazione e mettono palinsesti badando alle audience più importanti. Bisognerebbe trovare una via di mezzo, tenendo conto anche dei rischi agonistici dei singoli club".

Il Manchester City è più forte del Barcellona o del Real affrontati in finale ai tempi della Juve?
"Ai tempi della Juve affrontammo quelli che erano l'espressione del calcio più forte. In questo momento il CIty rappresenta una grande potenza calcistica, non solo dal punto di vista del fatturato, attestandosi sui circa 800 milioni. Così hanno un potere d'acquisto notevolissimo per poter comprare giocatori di altissima rilevanza: a mio avviso hanno i migliori giocatori in Europa, hanno una rosa di grandissimo valore. Ma tutto questo ci fa avere delle fortissime motivazioni".

Futuro per i giovani italiani all'Inter?
"Bisogna perseguire la strada della valorizzazione del prodotto italiano. Siamo in grado di esprimere dei grandi valori su giocatori, allenatori, arbitri e dirigenti. Gli investimenti più importanti sono nei centri di formazione, il rapporto tra federazione e singoli club deve essere ancora più forti. I talenti i n Italia ci sono e possono essere competitivi con i loro pari età in Europa".

Frattesi e Scalvini sono nomi da Inter?
"Parliamo di due giovani molto molto interessanti, ma ce ne sono anche altri, ieri abbiamo assistito anche a una bella prestazione dell'Under 20 contro il Brasile. Loro due sono seguiti da tanti club, non nascondo che anche l'Inter abbia messo gli occhi addosso, poi dalla visione bisogna passare alla negoziazione ma in questo momento siamo fermi".

Il futuro Lukaku?
"Lui ama molto la maglia che indossa, si trova molto bene all'Inter, vuole stare con noi. Come sapete il giocatore è in prestito fino al 30 giugno, rientrerà al Chelsea, non sappiamo cosa accadrà dal punto di vista tecnico in quel club, in questo momento siamo alla finestra".

Scenario futuro Inzaghi?
"Non si può valutare la prestazione di una stagione da una partita, cioè dalla finale di Istanbul. Arrivare in finale è questione di grande prestigio anche per gli allenatori e quindi per Simone Inzaghi, la merita ampiamente questa finale. La valutazione che abbiamo fatto è estremamente positiva, c'è stato un momento in cui le cose non andavano bene, con un dibattito più forte e diretto all'interno della società, ma sempre nell'ambito di critiche propositive. Inzaghi ha dimostrato di essere all'altezza del suo ruolo e di ricondurre la stagione verso una strada di positività, la società glielo riconosce".

La finale di Champions può distrarre l'Inter dalla finale di Coppa Italia e dal finale di campionato?
"Questo è il rischio dello sportivo, Quando si ha a che fare con appuntamenti di valore differente tra di loro, è normale che la concentrazione spesso va verso quello più importante. Sta alla capacità dell'allenatore, della società e della squadra trovare la giusta concentrazione per affrontare tutti gli impegni, step by step. Mercoledì è importante: la Coppa Italia è un trofeo di grande prestigio, affrontiamo un avversario di altissimo valore come la Fiorentina".

In attesa dello sponsor, simbolo fondazione benefica a Istanbul, è così?
"No. In realtà la parte corporate dell'azienda sta trattando con diverse aziende e attività di sponsorizzazione, ma sono trattative che non so bene se troveranno definizione entro il 10 giugno".

Cosa pensa del caso Spalletti-De Laurentiis?
"Ho la fortuna di conoscere entrambi abbastanza bene. Spero per il bene del calcio che possano continuare a lavorare insieme, sono due valori aggiunti del nostro calcio. Il fatto che si separino mi genera un po' di amarezza. Hanno fatto una grandissima impresa, frutto di grande competenza e professionalità"

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