Inter, Correa a suon di doppiette. Sia per lui la stagione della continuità
E pensare che Inzaghi stava per toglierlo dopo dieci minuti del secondo tempo. Il tabellone di San Siro segnava ancora 0-0 e la gara contro l'Udinese andava vinta, perciò Sanchez e Lautaro Martinez erano pronto a entrare per spaccare la gara. E invece no. Altri 4' e il Tucu si inventa il gol del vantaggio. Altri 8' e mette la firma alla sua seconda doppietta in nerazzurro.
Meno di 250' con la maglia dell'Inter, due infortuni in circa due mesi, eppure Correa ha già colpito quattro volte, piazzandosi alle spalle di Dzeko e Lautaro che di gol ne ha segnati soltanto uno in più. Quanto è importante questo "recupero" Inzaghi lo sa bene. D'altra parte a Milano lo ha voluto lui, a ogni costo. Una sorta di conditio sine qua non per chiudere il mercato in un certo modo.
Cosa manca adesso? Quella che forse a Correa è mancato sempre. 8 gol l'anno scorso, 9 l'anno prima, il suo top stagionale in Serie A. Fino ad ora. Con l'Inter il Tucu dovrà sfondare la barriera della discontinuità. Perle assolute a momenti di inspiegabile assenza. Dominante e un attimo dopo impalpabile. È il momento giusto per trasformarsi in giocatore che determina. E non soltanto che diverte.