Il bivio di Milenkovic: leader a Firenze o incognita altrove? Il serbo aspetta Juventus e Inter
Quella che sta vivendo Nikola Milenkovic ha tutte le fattezze dell'estate del bivio che potrebbe determinare la scia di un'intera carriera. O perlomeno dei prossimi anni. La domanda è chiara: cosa fare adesso, legare ancor di più il cordone ombelicale con Firenze e il suo ruolo di leader o andare a giocarsela, con l'evidente incognita delle gerarchie e la possibilità di partire da riserva che aleggia, in un top team come Juventus e Inter? La Fiorentina, per il momento, assiste speranzosa.
Sul tema è tornato a parlare anche ieri Joe Barone, che su precisa domanda dei suoi giovanissimi tifosi (era a un evento speciale preparato dalla Fiorentina) ha chiarito ancora una volta la posizione della società: "Io e Commisso vorremmo che rimanga". Dichiarazioni che fanno eco a quelle - sue, e di Italiano - delle scorse settimane e che lasciano intendere come la Fiorentina, su suo segnale, sarebbe pronta a blindarlo.
L'eco del mercato però si fa sentire, e come per Bremer si profila un altro duello tra Inter e Juventus. Che pure qui l'epilogo possa far felice, almeno in partenza, più di ogni altro chi cede? In caso di addio, è l'auspicio di Commisso, seppure il contratto in scadenza tra meno di un anno induca a un minor ottimismo. Il serbo intanto aspetta segnali dalle squadre interessate, di poter capire meglio le prospettive e non pesta i piedi, continuando ad allenarsi a pieno regime e con la serietà che l'ha sempre contraddistinto.
"Più passano i giorni e meglio è", ha detto tra le altre cose Barone ieri: l'idea che profilasse una deadline può prendere piede, la realtà però induce a pensare che la chiamata di una big non abbia date di scadenza. E che tra Juventus e Inter, specie con la permanenza di Skriniar che va delineandosi, la preferenza di Milenkovic tenda ad andare alla prima opzione.